Black Panther: Wakanda Forever è disponibile su Disney+
Com’è il film? Ecco 5 motivi per vedere Black Panther: Wakanda Forever, sequel del film del 2018 diretto da Ryan Coogler
- Leggi anche: la recensione di Black Panther: Wakanda Forever
1. Un toccante omaggio a Chadwick Boseman
Doveroso iniziare questo elenco con il tributo alla memoria di Chadwick Boseman. Il regista Ryan Coogler non ha voluto assegnare il ruolo a un altro attore, ma ha preferito rendere omaggio alla scomparsa a Boseman inserendo all’inizio del cinecomic una cerimonia funebre particolarmente toccante.
Il ricordo e l’immenso dolore viene espresso in maniera così catartica da lasciare il pubblico senza fiato. Immensi gli sguardi fragili e attoniti dei personaggi (e degli attori) di fronte alla morte; il dolore si può quasi sentire, oltre che vedere, sin dalle battute iniziali e nei vari flashback.
2. Un cast di attrici straordinarie
Dopo la morte del re T’Challa, il Wakanda vive un periodo di lutto e la regina Ramonda (una sublime Angela Bassett anche candidata all’Oscar) deve salire al trono, prima di essere sostituita dalla figlia Shuri (Letitia Wright). Per fronteggiare un nemico comune che minaccia la loro terra, i wakandiani possono contare su Okoye (Danai Gurira), Nakia (Lupita Nyong’o), la feroce Dora Milaje, o la nuova arrivata Riri Williams, alias Ironheart (Dominique Thorne).
Le donne sono sovrane, guerriere, informatiche e grandi scienziate. I loro poteri eguagliano o superano quelli degli uomini. Tutte le attrici lavorano al massimo per costruire un film che sostenga l’indipendenza e l’emancipazione femminile, mentre evoca temi come il processo del lutto e la sete di vendetta. Un film femminista che porta alla luce come, anche nelle difficoltà, le donne sappiano costruire una rete di sostegno e sicurezza le une verso le altre.
3. Una colonna sonora vibrante
Black Panther: Wakanda Forever è una storia di resurrezione e rinascita e la colonna sonora ne è lo specchio perfetto. Basti pensare che la canzone finale del film è un ritorno alla scena musicale di Rihanna dopo diversi anni di assenza. La cantante ha infatti accettato di cantare Lift Me Up, una canzone struggente e malinconica in omaggio a Chadwick Boseman.
Nella colonna sonora sono presenti tantissimi artisti di origine afro-americana come Tems, Burna Boy, i rapper Rema, Stormzy, Future e PinkPantheress.
4. Nuovi mondi e nuovi personaggi
Black Panther: Wakanda Forever riesce, in maniera brillante, a introdurre nella narrazione il personaggio di Namor (Tenoch Huerta) ricostruendo la sua storia d’origine e quella del suo regno sottomarino legato alla cultura mesoamericana. Fino a questo momento la Marvel aveva esplorato solo i mondi al di fuori del nostro, qui, invece, grazie anche alla rilevanza riservata a Namor, ci racconta un mondo “al di sotto” consentendo all’universo cinematografico di estendersi ancora di più.
5. É il finale perfetto della Fase 4 del MCU
Black Panther: Wakanda Forever porta al culmine (comprensibilmente) uno dei temi centrali della Fase 4: il trauma della perdita, il dolore del lutto. Questi concetti sono emersi praticamente in ogni progetto di questa Fase, come in WandaVision, Black Widow, Loki, Moon Kight, Doctor Strange 2, Eternals e lo stesso Thor: Love and Thunder.
Il film trova momenti di vera bellezza all’interno di una cornice di dolore, decretando la degna conclusione di una fase tanto difficile (colpa della pandemia e dei ritardi produttivi) quanto profonda dell’Universo Cinematografico Marvel.