Arriva in sala Twisters di Lee Isaac Chung, il reboot del film catastrofico del 1996. Un ottimo intrattenimento di genere.

Di cosa parla Twisters?

Kate (Daisy Edgar-Jones) è una brillante aspirante scienziata dell’Oklahoma che, affascinata dalla bellezza dei tornado, lavora a una ricerca per domare il loro potere distruttivo. Una tragedia la costringerà ad abbandonare gli studi e passati 5 anni le circostanze della vita la riportano nel suo paese natale insieme al vecchio amico Javi (Anthony Ramos) ora imprenditore che lavora per un’impresa immobiliare moralmente dubbia. I due condurranno nuove ricerche e sulla loro strada incontreranno Tyler (Glen Powell) con la sua squadra di cacciatori di tornado famosi su YouTube.

Twisters recensione

Quali sono le differenze con Twister di Jan de Bont?

Twisters entra di diritto nell’ondata di remake e reboot che sta travolgendo il cinema degli ultimi anni. Il lungometraggio, che omaggia Twister di Jan de Bont del 1996, è un avvincente disaster movie estivo capace di portare a casa il suo compito con onestà e senza troppe pretese.

È uno di quei film TV realizzati con un budget hollywoodiano che, nel complesso, non teme di enunciare tematiche sociali racchiuse all’interno di un pacchetto di intrattenimento di grande presa. In questo, Twisters mostra l’impatto sconvolgente delle tempeste e i disastri provocati senza mai realmente parlare di cambiamento climatico, ma mettendo in scena tutte le sue implicazioni più catastrofiche.

Twisters è molto meno pittoresco del film del 1996, ma è più coerente e con una storia più avvincente. La vera differenza, infatti, sta in parte nel diverso approccio dei due registi e nella portata degli eventi messi in scena.

Sulla questione del diverso approccio possiamo notare come il punto di vista di Chung sia più rivolto verso un’ambientazione drammatica e intima in cui i personaggi condividono un caos devastante; per de Bont la catastrofe si manifesta su larga scala quasi dimenticando l’elemento umano. Da qui parte una riflessione sul peso emotivo ed espressivo che differenzia i due film: Twister si concentrava sulla caccia al tornado in maniera molto più minimale; in Twisters, invece, si drammatizzano le conseguenze più ampie di ogni disastro naturale muovendosi tra le città devastate.

Twisters recensione

La scienza del tornado

Twisters non è solo un nostalgico sequel connaturato, quanto più uno ideale. I personaggi non hanno alcun collegamento con quelli del film originale e persino il racconto inserisce una componente che rasenta il fantascientifico.

La storia, infatti, rimane radicata nella questione di cosa si può fare per far fronte a certe calamità e sulle note finali il disfattismo climatico è affrontato con uno stratagemma pseudo scientifico dai toni fin troppo ottimistici: dissipare masse d’aria vorticose con mezzi chimici lanciati al loro interno.

Questi elementi, però, riescono a sostenere l’azione con disinvoltura così come la scelta dei volti dei suoi protagonisti. Twisters non rallenta abbastanza da permetterci di conoscere meglio i personaggi ma per fortuna Daisy Edgar-Jones è meravigliosamente espressiva e buona parte del film è sostenuto in modo significativo dal fascino unico di Glen Powell (che sta vivendo uno dei suoi momenti più fortunati con film di successo come Hit Man) che è divertente, disarmante e persino sfacciatamente affascinante. Peccato solo per le battute finali dove un mancato bacio da commedia romantica sembra troncare un film che fino a quel momento aveva preso sagge decisioni. Una svista che lascia piuttosto interdetti.

Com’è il film?

Twisters di Lee Isaac Chung è un sentito omaggio al suo predecessore. Rimane radicato a una solida linea drammatica che lascia il posto a un’azione avvincente a cui si perdonano i difetti estetici. Tutto sembra credibile decretando, senza alcun dubbio, il successo di un film tipicamente estivo.  

Con scene di disastri naturali, il sequel di Lee Isaac Chung trascende i suoi difetti visivi e si rivela un blockbuster divertente ed efficace che vale la pena guardare sul grande schermo.