Eternals di Chloé Zhao è pieno di meraviglia e romanticismo ed è alimentato da una grande audacia nell’esplorazione delle vicende umane.
Eternals è diverso. Non in termini pienamente positivi, ma sicuramente qualcosa di fresco, nuovo e mai visto all’interno del MCU. Un esperimento ibrido che coniuga la tradizione del cinecomic classico con lo sguardo di una regista indipendente – Chloé Zhao – lontana dal mondo dei blockbuster.
Il nuovo corso degli eroi
Eternals di Chloé Zhao non è esente da difetti, anzi. Soffre di lungaggini e alcuni passaggi lenti e poco articolati. Qui è chiara la mano della regista che indugia sui campi lunghi e sul rapporto uomo-natura. A risentirne però è il ritmo, poco serrato ed immersivo come da standard dei cinecomic. D’altro canto però, la differenza e, forse, la forza del film, è la rappresentazione di supereroi che si prendono il loro tempo. Gli Eterni, neanche a dirlo, non hanno fretta di agire, ma vivono in una condizione privilegiata di guardiani del tempo.
La narrazione è sviluppata in più periodi di tempo. Si svolge simultaneamente nel presente, nel momento in cui gli Eterni sono richiamati ad affrontare le loro controparti malvagie, i predatori alieni chiamati Devianti; e nel passato, mentre rivisitiamo numerosi momenti chiave della storia del gruppo che si intrecciano con la storia dell’umanità e della sua evoluzione. Una storia lunga 7.000 anni.
La capacità della regista di creare personaggi dallo stato d’animo tangibile e cristallino è un vero tocco di classe, insieme agli effetti speciali che, per una volta, sono visivamente eleganti e creativi. La stessa vestizione degli eroi è un rito che sembra affondare le sue radici in tempi antichi, quando leggenda e realtà, forse, erano la stessa cosa.
La natura umana dei personaggi
Il film costruisce i miti attorno ai personaggi dai poteri smisurati a cui sono profondamente legate le più semplici emozioni umane. Le avventure epiche e la vita millenaria sulla Terra portano i personaggi a navigare l’immortalità spesso allontanandosi dalla comprensione della natura e del valore dell’umanità. Per questo motivo giocano un ruolo essenziale le forti individualità combinate con l’empatia; quel processo che aiuta a dare un senso e trovare un significato all’esistenza.
Eternals rimane molto serio e controllata, distante da quello che ci si aspetterebbe da un cinecomic Marvel, ma riesce a fare qualcosa di assolutamente unico: ci porta a conoscere questa “folla” di personaggi mettendone in luce le personalità e, lentamente, le loro storie. Il legame amoroso che unisce l’anima candida di Sersi (Gemma Chan) e il più volubile, quanto enigmatico, Ikaris (Richard Madden); lo spirito allegro di Kingo (Kumail Nanjiani) nella sua altra vita come star di Bollywood; l’infantile Sprite (Lia McHugh), la guerriera Thena (Angelina Jolie), il cerebrale Phastos (Brian Tyree Henry) dalla mente capace di creare visioni, il pacato Gilgamesh (Don Lee) e la solitaria Makkari (Lauren Ridloff).
L’arco narrativo si delinea lungo diversi snodi cruciali sfruttando la presenza millenaria degli Eterni sulla Terra. La missione per la quale gli Eterni sono stati mandati sulla Terra sembra esaurirsi molto presto. È chiaro che c’è ben altro sotto la resilienza della loro specie su un pianeta in cui non agiscono se non come spettatori (spiegato qui anche il motivo per cui gli Eterni non siano intervenuti contro Thanos). Solo nel momento in cui le certezze vacillano (non per tutti) sembra frantumarsi l’intera idea di sé stessi e scatta l’azione.
Gli Eterni iniziano a combattere realmente la loro battaglia nel momento esatto in cui abbracciano la loro umanità e il suo più grande limite: la morte. Una metafora sull’esistenza umana potente rappresentata, in maniera impeccabile, nei volti dei protagonisti che si lasciano sopraffare dalla soggezione e dall’emozione, ricordandoci che c’è un cuore pulsante appena sotto la superficie coriacea e immortale.
Il potere “eterno” del cinema
L’intero film porta con sé un senso di scoperta e creazione, restituendo, con gioioso entusiasmo, momenti portentosi e appaganti.
Eternals è pieno di meraviglia e romanticismo, non solo in termini sentimentali, ed è alimentato da una grande audacia nell’esplorazione delle vicende umane. Sicuramente questo ventiseiesimo film Marvel, che fa parte di un universo più grande e codificato, è un ottimo promemoria del potere e dello scopo che ha oggi il cinema.
VALUTAZIONE CINEAVATAR
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