Spider-Man: un nuovo universo e Spider-Man: Across the Spider-Verse: due film di animazione alla conquista del mondo.

Il Multiverso aleggia ormai ovunque, tanto che sembra diventata una moda inserirlo in tutti quei i film tratti dai fumetti o che ci si avvicinano per genere. A volte “il troppo storpia”, altre volte invece è una scelta vincente. Ne sono un esempio il recente Everything Everywhere All at Once e i due film di animazione Spider-Man: un nuovo universo e Spider-Man: Across the Spider-Verse, ora al cinema.

Innanzitutto: chi è Miles Morales, il nuovo Spider-Man protagonista di questa storia?

Miles Morales nasce nel contesto fumettistico dell’universo Ultimate, ideato da Brian Bendis e disegnato da Sara Pichelli. Il personaggio è il primo afroamericano, di origini portoricane, ad assumere l’identità dell’Uomo Ragno, dopo la morte di Peter Parker per mano di Norman Osborn. Figlio di Rio Morales e Jefferson Davis, vive a Brooklyn e frequenta una scuola molto prestigiosa. Durante una visita a casa dello zio Aaron Davis, viene punto da un ragno che gli conferisce abilità e poteri molto simili a quelli di Peter Parker. Il giovane decide, quindi, di usarli a fin di bene, indossando l’ormai famoso costume nero e vestendo i panni dell’amato vigilante.

Spider-Man

Spider-Man e il Toon Shading

Tutti conoscono l’amichevole Spider-Man del quartiere: il personaggio ha una storia fumettistica di lunga data e ha accompagnato intere generazioni. È stato trasposto al cinema con diversi film e in tv con il cartone animato negli anni ’90, conquistando anche quella fetta di pubblico lontana dai fumetti.

Nel 2018 e ora nel 2023, l’Uomo Ragno si impone ancora una volta nell’immaginario collettivo, con due film animati che hanno rivoluzionato questo genere, grazie alla qualità altissima dell’animazione e al suo impatto visivo, ma anche parlando del Multiverso in maniera calcolata e coerente alla storia.

La tecnica più importante è sicuramente è la Toon Shading. Una fusione dei tradizionali tratti del disegno 2D e del cartoon con le recenti tecniche del 3D (Toon viene da cartoon e Shading da ombreggiatura, sfumatura). L’effetto è magnetico: si ha l’impressione che il fumetto entri letteralmente nell’animazione, mescolando e collegando i vari media. Crea un mashup un po’ distorto, e a volte sfocato, ma perfetto per parlare del Multiverso.

Questa commistione di tecniche, infatti, parte dagli albori della storia del fumetto di Spider-Man, attraversando l’evoluzione dei disegni cartacei fino ad arrivare a quelli più attuali e abbracciando il significato più profondo della vita dell’Uomo Ragno coi suoi sacrifici, i suoi amori, le sue scelte.

Spider-Man

Spider-Man: un nuovo universo e Spider-Man: Across the Spider-Verse verso l’infinito e oltre
(DA QUI CONTIENE SPOILER)

Nonostante Spider-Man: Across the Spider-Verse sia uscito nelle sale da pochi giorni, non si possono non fare collegamenti e confronti fra i due film. Inoltre, è ormai chiaro, che si tratti di una trilogia che terminerà nel 2024.

Punto primo: ciò che ha reso la prima pellicola così d’impatto è amplificato da questo nuovo capitolo.

In entrambi, ci sono riferimenti al Multiverso già dai pre-titoli di testa, che non saprei come altro definire, sia con le fusioni di tecniche già nominate sopra, sia con i tantissimi riferimenti transmediali.

Punto secondo: in Spider-Man: Across the Spider-Verse l’idea del Multiverso e l’impatto visivo dell’animazione sono portati molto agli estremi. Arrivano quasi sul filo del rasoio tra la coerenza e l’assurdo. Intersecano infiniti universi e infiniti possibili Spider-Man, tanto da includere anche le versioni live action del supereroe. Ed ecco che sul grande schermo appaiono, in brevi flash, gli Spider-Man di Tobey Maguire e Andrew Garfield. Per lo più, grazie alla storia, lo fanno in maniera del tutto plausibile. Altri esempi sono gli accenni alla Terra-19999 e Doctor Strange, creando un’impercettibile collegamento con gli Avengers. Oppure alla Terra-TRN688 che si collega a Venom e Morbius, o ancora alla Terra-1610 di Miles e alla Terra-42. In questo universo non esiste Spider-Man, poiché il ragno che avrebbe dovuto pungere Peter Parker è finito sulla Terra-1610 pungendo proprio Miles Morales. Ricordate il ragno 42 della prima pellicola?

Eppure tutto funziona alla perfezione, come una macchina ben oliata, creando una visione impressionante e abbagliante. Una commistione transmediale di generi e personaggi per rendere omaggio a tutto l’universo dell’Uomo Ragno e a ciò che lo ha reso così importante per le persone.

Tra le versioni alternative di Spider-Man che fanno la loro apparizione, ricordiamo: Spider-Gwen, Peni Parker, Spider-Man Noir, Peter Porker, Miguel O’Hara e Lego Spider-Man.

spider-man venom disney+

Non solo tecnica, ma anche contenuti

Questa nuova saga di animazione è speciale non solo per le tecniche usate, ma anche per i contenuti e le tematiche trattate.

Spider-Man: un nuovo universo è un’introduzione al nuovo uomo Ragno e al suo mondo. Spider-Man: Across the Spider-Verse esplora temi più dark e va a fondo dell’interiorità dei personaggi, tanto che il super villain (la Macchia) passa, non in secondo, ma in terzo piano.

Nei due film si parla di adolescenza, di rapporto genitori-figli, di amicizia, amore, di paure, di perdite, si parla dell’oscurità che alberga in ognuno di noi e di come non sia possibile scinderla davvero alla Dottor Jeckyll e Mr. Hyde, qui incarnati da Miles e dalla Macchia. Si parla di come prendere in mano il proprio destino e di cosa questo significhi, di imparare ad assumersi le proprie responsabilità e non scappare dai problemi della vita, ma di accettare ciò che questa ci dona in positivo e negativo perché tutto la rende degna di essere vissuta.

Spider-Man, insomma, parla a tutti, ma soprattutto alle nuove generazioni.

Spider-Man

Per concludere: questi due Spider-man sono davvero rivoluzionari?

Sicuramente l’uso del Toon Shading dà un’impatto visivo importante, ma ciò che li rende film di animazione unici e rivoluzionari è dato da due fattori.

Da un lato dalla scelta di unire tantissimi generi in un’unica storia, rimanendo coerenti e veritieri alla narrazione.

Dall’altro addentrandosi in una nuova corrente – di cui fanno parte altre narrazioni come Strappare lungo i bordi, Walzer con Bashir, Renaissance, Arcane e L’arte della felicità – che affronta temi maturi, lontani da quelli patinati della Disney, che li rende adatti ai bambini, ai ragazzi e agli adulti, poiché parlano a tutti noi di noi.