Sony Pictures ha rinviato l’uscita del nuovo franchise di “Resident Evil”, prodotto da James Wan

Il film reboot di Johannes Roberts Resident Evil: Welcome to Raccoon City, adattamento che seguirà i primi due capitoli videoludici discostandosi dalla saga con Milla Jovovich, non uscirà più il 3 settembre. Sony Pictures ha deciso di rinviarlo di oltre due mesi, per la precisione al 24 novembre; la scelta sarebbe dovuta per colpa di Marvel, infatti il 3 settembre uscirà anche Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings.

Intanto è arrivata la prima sinossi che lo posiziona temporalmente nel 1998, anno del primo e unico Resident Evil per Ps1:

Raccoon City, un tempo dimora del gigante farmaceutico Umbrella Corporation, è ora una cittadina morente del Midwest. L’esodo della compagnia ha trasformato la città in una terra desolata, mentre un grande male fermentava sotto la superficie. Quando quel male viene scatenato, i cittadini vengono cambiati per sempre e un piccolo gruppo di sopravvissuti dovrà lavorare insieme per scoprire la verità dietro l’Umbrella e soprattutto sopravvivere alla notte. Ritornando alle terrificanti radici del famosissimo franchise di videogiochi Resident Evil, il fan e regista Johannes Roberts riporta in vita un franchise da un miliardo di dollari con una versione per una nuova generazione di fan.

E la prima foto ufficiale:

Resident Evil diretto Johannes Roberts (47 Metri) e prodotto da James Wan sarà un adattamento più fedele alla saga videoludica di Capcom (le foto che trovate qui lo dimostrano) ambientato alla fine degli anni ’90 e con i protagonisti indimenticabili del videogioco intitolato nella versione originale giapponese Biohazard.

Kaya Scodelario interpreta Claire Redfield, Hannah John-Kamen è Jill Valentine, Robbie Amell è Chris Redfield, Tom Hopper è Albert Wesker, Avan Jogia è Leon S. Kennedy, e Neal McDonough è William Birkin.

Il lungometraggio, il settimo dedicato alla saga è realizzato dalla Constantin Film, mentre la sceneggiatura è stata curata dallo stesso regista Johannes Roberts.

 

Fonte: Variety