Gaspar Noé

Titolo: Gaspar Noé. Il tempo distrugge tutto.
Autori:
Nicolò Barison
Casaeditrice:
Santelli Editore
Pagine:
103
Prezzo:
11,99 euro

Ci vuole un po’ di coraggio a guardare con distacco e occhio critico la produzione uscita dalla fucina creativa di Gaspar Noé. Ancor più coraggio ci vuole per aprire il proprio pc e, riga dopo riga, dar vita a uno dei primi testi in lingua italiana dedicato al regista argentino prestato alla Francia. Una commistione di seme, sangue, amore, segnato dall’inevitabilità del tempo, che tutto crea e tutto distrugge senza possibilità di modifica. 

Nicolò Barison accetta questo guanto di sfida senza timori, e facendo tesoro della propria conoscenza personale, fatta di visioni bulimiche di opere cinematografiche, e un attento sguardo introspettivo, affronta a testa alta una filmografia disturbante, violenta, viva. Il risultato è Gaspar Noé. Il tempo distrugge tutto edito da Santelli Editore.

Sciorinando con lucidità ogni singolo film (senza dimenticarsi di citare cortometraggi e videoclip) Barison coglie le tematiche principali che attraversano questa interessante, seppur limitata produzione, indagando come ognuna di queste venga apportata nelle storie di Noé. 

Si lascia trascinare dalla forza del tempo, il giovane autore, e con acuta intelligenza riesce a riconoscere questo fattore cronologico come macro-tematica dell’estetica autoriale del regista argentino. È l’anima dell’intera produzione filmica di Noé, la caducità del tempo e la sua capacità di tessere i destini dell’uomo, e Barison sa che deve porre attenzione su come rendere fruibile con semplicità linguistica le modalità attraverso cui il regista ripiega tale elemento narrativo nelle sue storie. 

Si lascia leggere tutto d’un fiato Gaspar Noé – il tempo distrugge tutto. La scrittura di Barison è fresca, attenta a ponderare ogni singolo termine per potersi far comprendere da tutti i papabili lettori, cinefili e non, conoscitori dei film del regista e suoi detrattori ora pronti a ricredersi. Seguendo un ordine cronologico dettato dalle uscite dei film al cinema, niente sembra scappare dallo sguardo attento di Barison. Sfruttando la forza narrativa di Noé, drammaturgo del teatro infernale nella vita, il giovane autore passa con agilità dall’analisi del primo cortometraggio firmato dal regista, Carne, fino all’acclamato Climax. Perché la sensazione che ne consegue dopo aver terminato questo breve testo è quello di dare una nuova possibilità a questi film, per rivederli sotto un’ottica diversa.

Certo, a rendere veramente completo questo libro sarebbe stato un maggior approfondimento dei caratteri filmici e registici messi in campo da Gaspar Noé. Oltre a trattare i temi che danno vita alle storia nate dalla mente di questo autore, sarebbe stato interessante scoprire come Noé traduce queste idee in linguaggio cinematografico. Quali sono i movimenti di macchina che caratterizzano il suo stile? Come costruisce un’inquadratura? Quali elementi entrano in campo nel ruolo di correlativi oggettivi di sensazioni, emozioni, in maniera silente e implicita? Quali colori contengono nei loro pigmenti frasi non dette, e sentimenti repressi? Trattandosi di un volume di natura cinematografica, a volte sono questi gli elementi da indagare per rendere davvero unico il proprio volume, andando oltre il visibile per fornire ulteriori spunti di riflessione là dove pochi possono arrivare.

Ciononostante quello firmato da Barison è un testo che si fa amare, leggere, apprezzare. Da non perdere.