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La boxe è sicuramente uno degli sport che ha avuto maggior fortuna al cinema, specialmente in America.
Praticamente ogni anno escono film di questo genere e proporre qualcosa di originale è diventato sempre più difficile. Ben Younger (regista e sceneggiatore) ci prova con Bleed, basandosi sulla vera storia di Vinny Paz, pugile italoamericano impersonato da Miles Teller, celebre per essere tornato a combattere in seguito a un terribile incidente. Tutti lo davano per finito, eppure non si è dato per vinto e ha continuato a lottare.
Siamo davanti a un’opera che tratta temi ampiamente affrontati in passato: la caduta e il riscatto è infatti uno schema narrativo tipico delle pellicole sportive. Restando nell’ambito del pugilato, nel 2015 Antoine Fuqua portò sul grande schermo il biopic Southpaw dedicato alla vita di Billy Hope (Jake Gyllenhaal). In Bleed cambia il motivo che porta al crollo della carriera del protagonista, ma la struttura rimane la medesima, classica e tradizionale nella sua costruzione.
Miles Teller, nei panni di Vinny Paz, sfodera una delle migliori performance della sua carriera. È apprezzabile l’impegno, soprattutto fisico, con cui l’attore di Whiplash ha cercato di immedesimarsi nel ruolo anche se la sua brillante interpretazione non basta a risollevare le sorti del lungometraggio.
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