La star di Justice League, Ray Fisher, ha affermato di non voler più lavorare a nessun film associabile al presidente della DC Films, Walter Hamada. Questa decisione sarebbe avvenuta a seguito dell’indagine della WarnerMedia sulle presunte cattive condotte riscontrate sul set del cinecomic di Josh Whedon.
L’annuncio sembra porre effettivamente fine al breve mandato di Fisher, come supereroe della DC Cyborg, dopo l’uscita di Justice League su HBO Max nel 2021. “Walter Hamada è il tipo più pericoloso di mediatore“, ha twittato Fisher mercoledì. “Non parteciperò a nessuna produzione se lui sarà coinvolto. ”
Hamada è diventato presidente della DC Films nel 2018, quindi dopo che Justice League ha debuttato per la prima volta nelle sale con recensioni scarse e insoddisfazioni al botteghino. Il tweet di Fisher include anche un collegamento ad una recente intervista del New York Times con Hamada sul futuro della DC Films, che si riferiva alla versione ampliata di Justice League di Snyder come ad “un vicolo cieco narrativo” senza alcun collegamento a progetti imminenti, e ha notato che Snyder non è attualmente coinvolto nel futuro dello studio.
Walter Hamada is the most dangerous kind of enabler.
His lies, and WB PR’s failed Sept 4th hit-piece, sought to undermine the very real issues of the Justice League investigation.
I will not participate in any production associated with him.
— Ray Fisher (@ray8fisher) December 30, 2020
La sera dell’11 dicembre, la WarnerMedia ha rilasciato una dichiarazione in cui si afferma che l’indagine della Justice League è definitivamente conclusa, dopo aver esaminato le affermazioni di Fisher secondo cui il regista Joss Whedon avrebbe portato avanti una cattiva condotta non specificata sul set e che, in aggiunta, i produttori Geoff Johns e Jon Berg avrebbero consentito il presunto comportamento.
WarnerMedia ha affermato che era stata intrapresa un’azione correttiva, ma ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli.. Il “Sept 4th hit-piece” a cui Fisher si riferiva (nel tweet) era una dichiarazione della Warner Bros secondo la quale Fisher si sarebbe rifiutato di incontrare gli investigatori di terze parti, (affermazione che egli stesso ha negato). La dichiarazione dello studio ha fatto seguito a un tweet di Fisher in cui l’attore ha affermato che Hamada “ha tentato di gettare Joss Whedon e Jon Berg sotto l’autobus nella speranza che mi affidassi a Geoff Johns“, un’affermazione che lo studio ha negato. Fisher ha reso pubbliche le sue accuse per la prima volta a luglio e le indagini della WarnerMedia sono iniziate ad agosto. Su Twitter, l’attore Cyborg ha reso noto che la società gli aveva inviato una dichiarazione al termine dell’indagine, nella quale si afferma che “WarnerMedia apprezza che tu abbia il coraggio di farti avanti e aiutare l’azienda a creare un ambiente di lavoro inclusivo ed equo per i suoi dipendenti e partner“. “Ci sono ancora conversazioni che devono essere valutate e soluzioni che devono essere trovate“, ha aggiunto.
Anche Gal Gadot, che ha interpretato Wonder Woman in Justice League ed è stata protagonista dei suoi due film indipendenti, ha ribadito a Variety di essere stata intervistata come parte delle indagini della WarnerMedia. “So che hanno svolto un’indagine molto approfondita, anche solo per quanto tempo ho trascorso con loro“, ha detto l’attrice. Ha aggiunto inoltre che non sapeva in che cosa, di preciso, consistesse l’azione correttiva intrapresa, aggiungendo “Sono curiosa di sapere quale sarà il risultato“.
FONTE: Variety