Il New York Film Critics Circle ha annunciato i vincitori del 2020, premiando il film di Kelly Reichardt, First Cow (targato A24), come miglior film dell’anno. Chloé Zhao (Nomadland) ha ottenuto invece la sua seconda vittoria come miglior regista dopo Boston, la scorsa settimana.
Ieri abbiamo riportato la meritata vittoria di Delroy Lindo come miglior attore protagonista per il film diretto da Spike Lee, Da 5 Bloods – Come Fratelli. Anche il suo co-protagonista, il compianto Chadwick Boseman, ha vinto il premio come miglior attore non protagonista. Never Rarely Sometimes Always, prodotto dalla Focus Features, ha ottenuto due grandi vittorie: la migliore attrice per l’esordiente Sidney Flanigan e la sceneggiatura per Eliza Hittman.
Una vittoria importante anche per Borat – Seguito di Film Cinema: Maria Bakalova ha vinto come Miglior attrice non protagonista per il film prodotto da Amazon. A Kino Lorber è stato assegnato un premio speciale per la creazione di Kino Marquee, “un servizio di distribuzione di cinema virtuale progettato per supportare le sale cinematografiche, non per distruggerle”. Infine, a Spike Lee è stato anche assegnato un premio speciale per “aver ispirato la comunità di New York con il suo cortometraggio New York New York e per aver sostenuto una società migliore attraverso il cinema”.
Qui di seguito la lista dei vincitori:
MIGLIOR FILM: First Cow di Kelly Reichardt
MIGLIOR OPERA PRIMA: The Forty-Year Old Version (Radha Blank)
MIGLIOR REGISTA: Chloé Zhao – Nomadland
MIGLIOR ATTORE: Delroy Lindo – Da 5 Bloods – Come Fratelli
MIGLIORE ATTRICE: Sidney Flanigan – Never Rarely Sometimes Always
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: Chadwick Boseman – Da 5 Bloods – Come Fratelli
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA: Maria Bakalova – Borat – Seguito di Film Cinema
MIGLIOR SCENEGGIATURA: Never Rarely Sometimes Always (Eliza Hittman)
MIGLIOR FOTOGRAFIA: Small Axe (Shabier Kirchner per tutti i film di Steve McQueen)
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE: Wolfwalkers
MIGLIOR FILM IN LINGUA STRANIERA: Bacurau
MIGLIOR DOCUMENTARIO: Time
Fonte: New York Film Critics Circle