Titolo: Andare a scuola a Hollywood. High school, college e altri disastri dell’educazione sul piccolo e grande schermo
Autore: Massimo Benvegnù e Mattia Bertoldi
Casa editrice: Las Vegas edizioni
Pagine: 144
Prezzo: 5,99 euro (ebook) o 15,00 euro (cartaceo)
È la nostra costante. Quella schiena piegata sui libri, o appoggiata su una sedia fissando le lancette di un orologio che sembrano non girare mai, mentre tutto attorno a noi è un compendio di nozioni, interrogazioni, profumo di caffè annacquato alla macchinetta: è il mondo della scuola. Un universo, quello scolastico, che ha occupato se non gran parte della nostra vita, sicuramente gli anni più importanti della nostra esistenza. La nostra formazione, sentimentale e scolastica, deve tutto a quei decenni e a tutto ciò che essi hanno comportato, non solo ai libri che abbiamo sottolineato o bellamente ignorato, ma anche alle relazioni interpersonali che tra i suoi corridoi abbiamo intrecciato. I primi amori, le prime litigate, le gelosie, le merende scambiate e gli appunti passati di nascosto, tutto nasce in seno alla scuola. Amicizie e inimicizie, amori e tradimenti si sono mossi tra gli spazi bianchi dei volumi scolastici, e anche quando la campanella suonava, e la porta di casa veniva finalmente varcata, ecco che la scuola faceva di nuovo capolino, questa volta su un piccolo o grande schermo.
Ha tutto un altro sapore la scuola che vedevamo, e vediamo ancora oggi in TV, o al cinema. Avvolta da quell’aura di magia che riveste i microuniversi che ci scivolano davanti, sogniamo di essere parte integrante di quel mondo, tra armadietti, palestre e ambienti a noi sconosciuti in Italia, e per questo ammantati di maggior desiderio e curiosa attrazione.
Sebbene oggi risulti molto più facile vivere con mano quel sogno scolastico americano che per molti studenti italiani ed europei fino a qualche tempo fa era una mera chimera, la scuola americana è stata per decenni sintomo di libertà, di esperienze agognate, di mondi nuovi e sogni a occhi aperti.
Quell’universo è stato adesso sviscerato con ironia e attenzione di analisi da Massimo Benvegnù e Mattia Bertoldi nel loro nuovo libro edito da Las Vegas Edizioni, Andare a scuola a Hollywood. High school, college e altri disastri dell’educazione sul piccolo e grande schermo.
Il testo di Benvegnù (già autore di un’interessante monografia dedicata a Paul Weir) e Bertoldi non si limita a elencare film e serie TV dove gli istituti scolastici non fanno da mero sfondo, ma si elevano al ruolo di protagonista della storia e ambiente modellante i caratteri dei personaggi, ma compie un’indagine approfondita su questo universo, offrendo interessanti nozioni circa l’organizzazione scolastica in America, e ai principali gruppi studenteschi che lì bazzicano.
Partendo dal mondo delle high-school, arrivando fino a quello dei college, Benvegnù e Bertoldi scandagliano attentamente ogni anno caratterizzante la vita di uno studente americano, mostrando ogni segreto di questo curioso universo. Un universo dove sono gli studenti a scegliere il percorso di studio, le materie da seguire, a spostarsi di classe in classe. Ma non solo. La bellezza di questo testo è la semplicità con cui i suo autori rivelano cosa ogni studente deve affrontare nel corso del suo percorso scolastico, anche in base ai propri interessi o al ruolo affibbiatogli dal sistema scolastico stesso (nerd, cheerleader, sportivo). Ma non solo; era da tempo che si sentiva la necessità di districarsi in questa selva di dubbi circa il mondo dei college, e con Andare a scuola a Hollywood finalmente qualcuno (al di là dei giovani tik-toker e youtuber) ha deciso di rivelarci cosa deve aspettarsi uno studente americano e i processi che deve affrontare durante la scelta del college. Piccoli passi verso l’età adulta che i due autori rendono ancora più interessanti integrando ogni passaggio e informazione con i giusti esempi sia cinematografici, che televisivi. Dawson’s Creek, Beverly 90210, Animal House, Mean Girls, Grease, ecc., tornano a far capolino nei nostri ricordi per rafforzare la forza di un concetto che Benvegnù e Bertoldi avevano comunque già ampiamente e alacremente spiegato con semplicità e simpatia, assicurandosi l’attenzione del proprio lettore.
Andare a scuola a Hollywood si conferma pertanto come un testo da non perdere; una guida imprescindibile circa il mondo delle scuole americane che scivola via con facilità, assicurandosi al contempo uno spazio tutto suo nella mente del lettore. Fossero tutti così i testi scolastici, ironici, semplici e allo stesso tempo pieni di nozioni interessanti, la scuola sicuramente sarebbe tutta un’altra cosa.
