10 sequenze cult ambientate in una sala cinematografica
“Quand on va au cinéma, on lève la tête.”
Quando si va al cinema si alza la testa, diceva Jean-Luc Godard riguardo all’esperienza che si vive nella sala cinematografica. È chiara la duplice accezione che il cineasta francese conferisce all’espressione: da un lato l’ovvio riferimento alla posizione dello spettatore rispetto allo schermo, dall’altro la funzione sociale, emotiva, artistica ed educativa del cinema in sala.
Siamo in un periodo in cui la testa è più china che mai, il dolore di chi vive regolarmente quei luoghi si mescola alla rabbia per un settore che negli ultimi anni (decenni) è stato indubbiamente più tartassato che sostenuto. Ma anche se questo si presenta come un momento particolarmente ostico, bisogna avere fiducia: la sala cinematografica ha affrontato – e vinto – numerose battaglie, e, anche quando tutti la davano per spacciata, ha saputo reinventarsi e tornare punto di riferimento.
In attesa che il grande cinema torni ad abitare nei luoghi che merita – con noi pronti a rialzare lo sguardo verso lo schermo – vi consigliamo 10 sequenze (ma ce ne sono tantissime) diventate cult ambientate proprio all’interno di una sala cinematografica.
10. La proiezione di gala in Joker (2019)
Travestito da maschera per poter avvicinare Thomas Wayne ad una serata di gala, il futuro Joker assiste divertito alla proiezione di Tempi Moderni di Charlie Chaplin. Tra i due si crea un collegamento tutt’altro che casuale, in cui il Joker rappresenta una sorta di alter-ego diabolico di Charlot (anche il mitico personaggio di Chaplin impazzisce a causa di una società ostile e alienante).
9. L’attacco del fluido in The Blob (1988)
E se un misterioso fluido extraterrestre che liquefa gli esseri umani interrompesse il film generando il caos per la città? È proprio quello che succede in Blob, remake dell’omonimo film di culto del 1958.
8. L’omaggio a Méliès in Hugo Cabret (2011)
In questo caso il cinema riscrive malinconicamente la storia. Martin Scorsese in una delle sequenze finali del film ci regala una commovente celebrazione (mai avvenuta nella realtà) di Georges Méliès, il primo a comprendere le potenzialità “magiche” del cinematografo. Dopo una standing ovation toccante, il pioniere della settima arte mostra ad un pubblico ammaliato le sue visionarie fantasmagorie, tra cui il celeberrimo Viaggio nella Luna.
7. La vendetta di Shosanna in Bastardi senza gloria (2009)
Potentissima scena in perfetto stile Tarantino. La giovane ebrea Shosanna ha assistito al massacro della sua famiglia per mano dei nazisti, ma è riuscita a scappare e assumere una nuova identità a Parigi, come responsabile di una sala cinematografica che ha ereditato. Quando scopre che proprio nella sua sala hanno intenzione di organizzare una première a cui parteciperanno anche Bormann, Göring e Hitler in persona, Shosanna coglie la palla al balzo: chiude le porte e dà fuoco a vecchie pellicole altamente infiammabili e, grazie alla concomitante azione dei Bastardi, scatena l’inferno.
6. Il dialogo tra David e Jack in Un lupo mannaro americano a Londra (1981)
Scena super cult in uno dei film simbolo degli anni ’80 diretto da John Landis. In un cinema a luci rosse di Piccadilly Circus va in scena l’assurdo dialogo tra il lupo mannaro David e il fantasma decomposto di Jack. Il tema della discussione è la modalità di suicidio migliore che David dovrebbe adottare per interrompere la maledizione. Imperdibile mix di cultura pop e grottesco.
5. L’inaspettato amore per Biancaneve dei Gremlins (1984)
Chi non ricorda gli irriducibili mostriciattoli che devastano la città nel classico di Joe Dante? L’unico momento in cui sembrano desistere dal distruggere tutto ciò che li circonda è quando, saltellando con i pop corn sulle poltrone della sala, si ritrovano davanti allo schermo assistendo ad alcune scene di Biancaneve, cantando in coro con i nani.
4. Donnie Darko scopre la porta di confine (2001)
“Perché indossi quello stupido costume da coniglio?” “E tu perché indossi quello stupido costume da uomo?”. Il famoso scambio di battute che avviene tra Donnie e Frank a la sera di Halloween durante la deserta proiezione de La casa di Sam Raimi è uno dei primi momenti rivelatori dell’enigmatica pellicola. A Donnie viene mostrata la porta di confine, che si trova – non casualmente – sullo schermo del cinema, e che lo mette in maniera sempre più decisiva di fronte al proprio destino.
3. Lo scioccante finale de Il seme della follia (1994)
La conclusione del folle viaggio in cui Carpenter ci accompagna in uno dei suoi film più amati è una squisita allucinazione metacinematografica. John Trent assiste a In the mouth of madness (anche titolo originale del film), di cui lui stesso è protagonista, e ripercorre le inquietanti vicende che ha appena vissuto e che il film ha mostrato a noi spettatori.
2. La rottura della quarta parete in La rosa purpurea del Cairo (1985)
Tra le tante dichiarazioni d’amore al cinema da parte di Woody Allen, La rosa purpurea del Cairo è una delle più eleganti ed esplicite. Il film è pieno di momenti memorabili, ma la sequenza più iconica è senza dubbio quella della rottura della cosiddetta quarta parete: Tom Baxter, protagonista del film che Cecilia (Mia Farrow) adora e va a vedere in continuazione, decide come se fosse la cosa più naturale del mondo di uscire dallo schermo ed entrare nel mondo reale. Le conseguenze saranno esilaranti e amare allo stesso tempo, come nella migliore tradizione del cinema di Allen.
1. La scena dei baci in Nuovo Cinema Paradiso (1988)
Il capolavoro di Giuseppe Tornatore è probabilmente la più emozionante celebrazione della sala cinematografica e di quello che può significare per la vita di una persona. Di particolare impatto è la sequenza finale, in cui Salvatore si commuove guardando un montaggio di baci censurati. Tutto ciò che è diventato lo deve a quella piccola sala e a chi lo ha introdotto al magico mondo del cinematografo. La colonna sonora di Morricone non fa altro che aumentare l’intensità di una scena indimenticabile.