La recensione di The Marvels, il nuovo film MCU firmato da Nia DaCosta

Casa Marvel si è sempre dimostrata particolarmente attenta a cercare storie e personaggi che non solo abbiano un senso e un valore intrinseco, ma che si intreccino in modo complesso tra loro per creare un universo condiviso.

The Marvels si colloca in piena continuità con questa visione, intreccia le storie di Captain Marvel, che già avevamo visto nel film omonimo (e in Avengers Endgame), Kamala Khan, protagonista della serie tv Ms Marvel, e Monica Rambeau, che compare sia nel film di Captain Marvel (da bambina, figlia di Maria Rambeau, amica e collega di Captain Marvel) sia nella serie tv WandaVision, dove acquisisce i suoi poteri.

Le tre supereroine condividono poteri che hanno a che fare con la luce, una assorbe energia (Captain Marvel), una la controlla (Monica) e l’altra riesce a generare energia in stato solido (Ms Marvel).

Di che cosa parla The Marvels?

A seguito del ritrovamento di un manufatto prezioso e leggendario (il bracciale gemello di quello di Ms Marvel) da parte del villain Kree Dar-Benn e del suo uso sconsiderato, l’universo presenta zone di salto particolarmente instabili. La stessa instabilità si riversa nelle posizioni spaziali delle tre protagoniste che, a causa di uno sprigionamento di forte energia, sono soggette a switch di spazio inizialmente incontrollati.

La missione delle tre protagoniste è costruirsi team, saper controllare questa instabilità per renderla forza, per arrestare la malvagia Dar-Benn e i Kree.

Questa trama si avvolge intorno a un universo complesso in cui compaiono gli Skrull, impegnati in trattative di pace per poter trovare una loro casa, i Kree, segnati fatalmente da un errore di quella che doveva essere salvatrice e per questo desiderosi di vendetta, un mondo nuovo, Aladna,  con strutture linguistiche e culturali del tutto originali (in cui la Marvel esprime tanta della sua creatività artistica), non manca neanche Fury, l’uomo che lavora dietro alle scene e tira le fila. 

The Marvels

Com’è The Marvels?

Se andassimo a leggere The Marvels solo dal punto di vista della trama, probabilmente ne rimarremmo delusi, un po’ perché è come se in quell’ora e 45 tanti aspetti appaiono solo accennati o troncati bruscamente, un po’ perché molti livelli di trama sono di difficile comprensione.

La ricchezza di The Marvels, come spesso accade nelle opere Marvel, sta nei personaggi e nelle loro relazioni. Nelle maschere che si creano e nel loro bisogno di umanità, imperfezione, intimità.

Da una parte abbiamo un personaggio energetico, giovane, pieno di entusiasmo e passione, con una famiglia particolare, sì, ma unita e affettuosa, Kamala, che incorona il suo sogno di essere supereroe insieme a quella che per lei rappresenta tutto, modello di vita, idolo, fonte di ispirazione: Captain Marvel.

Dall’altra parte abbiamo Monica Rambeau, una professionista intelligente, competente, coraggiosa, ma con un vissuto doloroso alle spalle. È segnata infatti non solo dal lutto di sua madre,  ma anche dall’abbandono da parte della persona che da piccola le aveva detto sarebbe tornata in meno tempo di quello che si aspettava e invece non lo ha mai fatto, zia Carol, ovvero Captain Marvel.

Come terza parte di questo triangolo di luce c’è la stessa Captain Marvel, divisa così tra la sua maschera di perfezione quasi divina (i suoi poteri sono assoluti, quasi disumani), così amata da Kamala, e il suo senso di colpa castigante, verso errori terribili del suo passato sia come supereroe sia come persona. Quest’ultima è la Carol che ha “distrutto” le speranze della giovane Monica.

Come si colloca The Marvels nell’ MCU?

The Marvels rappresenta anche la situazione attuale dell’universo Marvel, da una parte il passato con il personaggio di Captain Marvel, dall’altra il futuro, con Kamala e dall’altra ancora l’interscambio con nuovi universi, con Monica.

Nonostante la tendenza a voler andare avanti da soli e sul sicuro, attraverso metodologie consolidate (Captain Marvel), l’universo ha bisogno di nuova linfa e creatività (Ms Marvel) e di intrecciarsi con ulteriori storie di nuovi universi (Monica).

Per chi è The Marvels?

The Marvels forse non è per tutti, proprio perché le storie così rappresentate sono meglio apprezzabili per un pubblico che ha imparato a conoscere e amare i tanti personaggi nei diversi prodotti cinematografici e televisivi.

Resta però un buon film, con degli aspetti più profondi di quanto si possa credere e con quell’impronta tutta Marvel che armonizza bene leggerezza e creatività.

Il film è in sé piacevole, traspare il divertimento nel raccontare storie, personaggi, mondi, nell’esplorare nuove possibilità di raccontare e vedere realtà.

Piacerà quindi molto a chi ama l’MCU, a chi ricerca nuove sperimentazioni e forse anche a chi possiede un gatto come animale domestico, perché conosce bene le bizzarrie di cui possono essere capaci questi animali.

Autore: Teresa Paolucci