The Fabelmans non è solo uno dei migliori film del 2022, è addirittura uno dei migliori Spielberg di sempre.

Com’è? La nostra recensione.

La storia di The Fabelmans è vera?

The Fabelmans racconta la storia di Sammy e della sua famiglia. La scoperta dell’amore per il cinema. L’adolescenza che arriva portando con sé le ansie del cambiamento, la giovinezza in cui scegliere la propria strada. In parallelo Sammy osserva i suoi due genitori, Burt e Mitzi, affrontare un matrimonio con amore, eppure segnato dalla malinconia. Con la sua cinepresa filmerà un dettaglio della vita quotidiana che cambierà tutto ciò che sapeva di sua madre. The Fabelmans è quindi un’ode al potere del cinema come strumento di verità e una confessione in cui Steven Spielberg, che ha sempre messo se stesso nei suoi personaggi, racconta con la finzione di un film la sua vera storia.

Com’è The Fabelmans?

Non capita spesso di avere un film in cui ogni scena è perfettamente al suo posto e dove la durata importante di 2 ore e 30 coinvolge senza un momento di stanchezza. The Fabelmans non è solo uno dei migliori film dell’anno, è addirittura uno dei migliori Spielberg di sempre. Destinato a diventare un classico per come riesce a lavorare sullo spettatore con equidistanza tra il cuore della storia e la distanza che questa richiede. I personaggi di finzione, ispirati alle persone reali, sono tutti positivi. Non c’è nemico o antagonista in questo film dove ciascuno cerca il suo posto nel mondo, la propria vocazione. Incredibile la capacità di commuovere in molti momenti e di far ridere nelle scene successive: merito del talento dietro la macchina da presa, ma anche di un meccanismo perfettamente oliato. Gli attori recitano al massimo, John Williams avvolge il film con le sue note, la fotografia di Kaminski cattura un’epoca.

the fabelmans nuovo trailer

Il momento perfetto di The Fabelmans (di seguito spoiler sul finale).

Un finale del genere non si vede più di una volta ogni 5 anni. Il giovane Sammy finisce la sua gavetta da cinefilo e inizia quella da filmaker. Incontra il più grande regista vivente. Ovvero David Lynch che interpreta John Ford. Poche le indicazioni: l’orizzonte alto è interessante, l’orizzonte basso è interessante. Se è al centro è una merda noiosa. Sammy fa tesoro del consiglio, se ne va saltellando tra i teatri di posa come Charlot ai tempi del muto. L’orizzonte dell’inquadratura è però al centro. Spielberg se ne accorge e “sporca” il film alzando la cinepresa con un goffo movimento. Se ancora non si fosse capito, in quel momento il regista dichiara: Sammy ero io. Sto vedendo il film con voi.

The Fabelmans è adatto ai bambini?

Nonostante i temi che tratta siano godibili da un pubblico maturo, il film non presenta particolari asperità. È veramente un film per tutti come se ne fanno sempre meno. Tutti possono vederlo, ma piacerà soprattutto a chi ha avuto la fortuna di soffrire per una passione enorme e incontenibile.

In che senso è uno dei migliori film di Spielberg?

Chiariamo una cosa. Un quadro minore di Van Gogh è pur sempre un Van Gogh. Spielberg non ha mai fatto film senza idee. D’altro canto però la barra della sua filmografia è così carica di capolavori diventati dei classici da rendere difficilissimo il paragone. Vogliamo scommettere però che The Fabelmans avrà, tra qualche anno, un posto altissimo nella classifica delle sue migliori opere. Non cambierà la storia del cinema come E.T o Lo squalo, ma sarà la chiave di lettura essenziale e imprescindibile per capire il cinema di Spielberg.

VALUTAZIONE CINEAVATAR

the fabelmans recensione, the fabelmans recensione