Dal classico Disney al live action: arriva al cinema La Sirenetta diretto da Rob Marshall

Com’è La Sirenetta?

La versione live action de La Sirenetta decide di non prendersi troppi rischi e segue la trama, quasi scena per scena, del cartoon del 1989, ma, abilmente, ne espande le tematiche, il vissuto dei personaggi (grazie al cielo hanno dato al Principe Eric una spina dorsale) e le sequenze “in fondo al mar”.
Il risultato finale è un omaggio rispettoso, a tratti commovente, al classico Disney, un prodotto positivo che riuscirà a convincere anche i più scettici.

Meglio il cartone o la versione in live action?

La Sirenetta di Rob Marshall è un remake che si approccia con rispetto sia alla fiaba di Andersen sia al lungometraggio animato. La sceneggiatura di David Magee da molto più respiro all’azione e ai dialoghi dei vari protagonisti, anche grazie alle canzoni inedite con le musiche di Alan Menken e i testi di Lin-Manuel Miranda.

la sirenetta recensione

Gli effetti visivi in CGI sono credibili e restituiscono ai protagonisti molta più dolcezza e umanità. A differenza del cartone animato, infatti, qui la relazione tra Ariel e Eric ha finalmente un senso narrativo e profondo; i due personaggi sono molto più complessi e sfaccettati. Azzeccate le scelte di casting, in particolare quelle del Principe Eric, interpretato da un impavido e romantico Jonah Hauer-King, ma soprattutto di Ariel, incarnata da Halle Bailey; un ruolo perfetto per la sua dolcezza e tenacia.

Come sono le canzoni?

Se vi state chiedendo se, finalmente, dopo le varie delusioni canore dei precedenti live action, possiamo finalmente improvvisare una versione karaoke in sala, la risposta è sì. I testi delle canzoni (esclusi i pezzi inediti) sono stati mantenuti uguali a quelli del cartone. I millennial nostalgici possono quindi tirare un sospiro di sollievo.

Perché vederlo?

La Sirenetta è un buon prodotto di intrattenimento che si rivolge ad un pubblico molto ampio. Un adattamento sincero, sorprendentemente tenero, narrativamente credibile e “pieno di meraviglie che altro (tu) vuoi di più”.