La sala professori è un dramma scolastico che si fa allegoria delle problematiche della società.

Di cosa Parla La Sala Professori?

Carla Nowak è l’insegnante di matematica e educazione fisica di una scuola media tedesca. Intraprendente e sensibile, ma severa quando serve, ha instaurato un ottimo rapporto con gli alunni della classe in cui insegna. All’interno dell’istituto, da qualche giorno, si stanno verificando dei furti e i primi sospetti ricadono su alcuni alunni della scuola. La giovane donna, determinata a provare l’innocenza dei giovani studenti, cercherà di risolvere il problema ma, involontariamente, causerà una drammatica reazione a catena.

La protagonista Carla Nowak (Leonie Benesch) in una scena del film
La protagonista Carla Nowak (Leonie Benesch) in una scena del film. – Foto: Lucky Red

Un’interpretazione diversa del cinema “scolastico”

In principio ci fu L’Attimo Fuggente, inno alla poesia della vita e all’anticonformismo, poi arrivarono School of Rock e la ribellione verso il potente e il recente The Holdovers e i suoi insegnamenti di vita. Il cinema “scolastico” ha avuto tanti volti e ha raccontato tante cose diverse negli anni, anche adeguandosi ai tempi.

Il regista tedesco di origine turche Ilker Çatak decide di intraprendere una strada ancora diversa. Il cineasta costruisce in questa scuola media tedesca un microcosmo della società e ne racconta, così, le storture e le contraddizioni. La pellicola candidata agli Oscar 2024 come miglior film Internazionale mette in scena un racconto di scontri di idee e contrasti che si intensificano sempre di più e che evidenziano come, spesso, le ragioni individuali prevalgano su quelle collettive.

I due colleghi con cui spesso la protagonista litiga, interpretati da Michael Klammer e Sarah Bauerett
I due colleghi con cui spesso la protagonista litiga, interpretati da Michael Klammer e Sarah Bauerett. – Foto: Lucky Red

Lo sguardo della protagonista in un dramma travestito da thriller

L’ispirata Leonie Benesch (Il giro del mondo in 80 giorni), insieme al giovane e brillante cast di ragazzini, sono corpo e sguardo di La Sala Professori. L’attrice tedesca incarna una giovane professoressa spesso invisa ai metodi da “tolleranza zero” usati dall’istituto in cui insegna e altrettanto polemica con i suoi colleghi che usano il pugno duro con i ragazzi. La Carla Nowak di Leonie Benesch cerca di risolvere il “caso furti” e lo fa con un gesto che racchiude le migliori intenzioni. Il suo atto, invece, scatena una reazione a catena che incrina il rapporto tra lei e una parte dei suoi colleghi ma, cosa ancora più grave per la donna, tra lei e i suoi allievi.

Tra atti di ribellione, interviste accusatorie per il giornalino della scuola (un passaggio che sembra attaccare anche un certo tipo di giornalismo) e scontri sempre più frequenti con il personale scolastico, La Sala Professori si trasforma, con il passare del tempo, in un thriller che usa i trucchi del genere in modo intelligente.

Una scena distensiva in palestra con la protagonista e la sua classe
Una scena distensiva in palestra con la protagonista e la sua classe. – Foto: Lucky Red

L’enigmatico finale

La sala professori, imboccando quindi la strada del thriller, procede spedito verso un finale enigmatico e aperto a diverse interpretazioni. Un cubo di Rubik che porta al riavvicinamento tra professore e alunno ma, allo stesso tempo, l’imposizione di uno status quo che non vuole cambiare. Forse, il finale, dobbiamo sceglierlo noi spettatori.