Godzilla e Kong tornano al cinema, questa volta per contrastare un nemico comune in Godzilla e Kong – Il nuovo impero di Adam Wingard.
Di cosa parla Godzilla e Kong – Il nuovo impero?
Il film segue il potente Kong e il temibile Godzilla contro una colossale minaccia nascosta nella Terra Cava, che mette in pericolo l’esistenza di tutte le specie viventi. Il blockbuster indaga i mister di Skull Island e si spinge oltre, scavando direttamente nelle origini della Terra Cava ed esplorando la genesi dei Titani e di nuove creature come il titano Shimu.
Com’è il film di Adam Wingard?
Senza scomodare troppo Il secondo tragico Fantozzi e la storica citazione del Ragioniere, Godzilla e Kong è quel genere di film cha da un lato indigna i suoi più ferventi detrattori, ma dall’altro sa accontentare un pubblico di sostenitori non troppo interessato alla trama o alla credibilità dei fatti.
Il lungometraggio è una rumorosa rissa tra Titani, sempre più violenti e potenziati, dove non c’è spazio per il livello emotivo umano e dove, anzi, l’uomo è solo un spettatore passivo degli eventi. Il seme della discordia è l’uso didascalico dei dialoghi e della narrazione diegetica.
La sceneggiatura di Terry Rossio, Simon Barrett e Jeremy Slater è ridotta all’osso e stride con un impianto filmico così ricco e corposo: l’immagine è quasi sempre raccontata privandola del suo potere evocativo. Il solo personaggio umano davvero degno di nota è interpretato da Dan Stevens, che riesce a strappare qualche risata nella sua tamarraggine.
La parte finale, che scomoda più di un titano mitologico, svilisce completamente qualsiasi buona intenzione messa in scena fino a quel momento e tutto diventa deliziosamente assurdo e cafone.
C’era forse bisogno di una storia?
La storia è debole e meno credibile di quanto possa esserlo per un film del genere. A tratti la vicenda è così scarna che le azioni distruttive ininterrotte diventano il canto delle sirene per quei fan che adorano le risse ignoranti tra mostri.
Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero soffre di un inizio estremamente lento dove ogni cosa sembra muoversi, claudicante, verso la costruzione di un’epica battaglia che, per quanto spettacolare e epica, non è all’altezza delle aspettative.
C’è di buono che Godzilla e Kong sono posti al centro della scena con un nuovo approccio nei confronti dei personaggi, indubbiamente diverso dai film precedenti, ma che non riesce a fondersi mai del tutto con gli intenti narrativi.
Indubbiamente il film non prova nemmeno a perseguire una certa serietà e anzi tocca i picchi più alti dell’insensato.
A chi è consigliato?
Il film di Adam Wingard è totalmente costruito per un pubblico che cerca i combattimenti senza esclusione di colpi tra Godzilla e Kong contro nuovi nemici, Skar King e Shimu. Quando i Titani si affrontano, l’azione è incredibile ma non basta.
Ci vuole una giusta dose di spregiudicatezza per godere, quel tanto che basta, di un’opera pigra e piaciona, che rende Godzilla un gattone che riposa nel suo rifugio.