Arriva al cinema Empire of Light, il nuovo film di Sam Mendes candidato agli Oscar 2023.

Di cosa parla Empire of Light?

1981, Gran Bretagna. Hilary (Olivia Colman) lavora all’Empire, un cinema sul lungomare di Margate. La donna è molto dedita al lavoro e i suoi colleghi sono un po’ come una famiglia. Tra i personaggi che popolano il cinema troviamo un manager scontroso, il signor Ellis (Colin Firth), il proiezionista Norman (Toby Jones) e gli assistenti Neil (Tom Brooke) e Janine (Hannah Onslow).

Hilary però sembra infelice della sua condizione e le cose cambieranno ulteriormente con l’arrivo di Stephen (Micheal Ward), un giovane uomo di colore che avrà una connessione immediata con la donna. La loro relazione sboccia, ma la malinconia di Hilary peggiora in modo allarmante. Le vicende della coppia e della vita del cinema si svolgono in un paese in preda alla recessione, alla disoccupazione e al diffuso razzismo.

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È un film triste?

Empire of Light racconta una storia triste che tocca tematiche come le malattie mentali e la violenza razzista. Sam Mendes, qui scrittore e regista, ha realizzato un dramma puntuale e misurato, che non riesce totalmente ad essere convincente e avvincente. È un film che prova a scuotere lo spettatore facendo leva sulla fragilità di una protagonista (oltremodo magnifica), ma senza farlo con costanza.

C’è sempre qualcosa di terribilmente drammatico anche nei momenti più leggeri, un perenne stato di insofferenza che non riesce a far brillare la storia. Ci sono scene girate meravigliosamente che perdono la loro forza comunicativa perché intrise di un surrealismo non necessario.

Vale la pena vedere il film?

Seppur con le sue imperfezioni, Empire of Light è un film che non si tira indietro, soprattutto quando deve raccontare la brutalità del razzismo o le problematiche di salute.

Sam Mendes scrive e dirige un film sincero, anche mostrando tantissimi film d’epoca, e lo fa con tatto e delicatezza, trasmettendo un senso di inquietudine potente.

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Il film in 5 parole

Lettera d’amore al cinema.

La location suggestiva di cinema caduto in rovina e riportato al suo antico splendore fa da comprimario ai personaggi raccontati e riecheggia in maniera agrodolce, in ricordo di antichi fasti.

Luminoso e struggente, Empire of Light è impreziosito da una fotografia impeccabile che diventa testimonianza del passato, restituendo il sapore di un tempo perduto.