Il Cdm ha dato il via libera al 100% di capienza massima per sale cinematografiche e teatri, lunedì 11 ottobre per gli esercenti sarà il vero “nuovo inizio”

La proposta approvata all’unanimità dal Consiglio dei Ministri segna la vera prima fase di ripartenza per cinema e teatri, da lunedì 11 ottobre si torna al 100% di capienza massima a oltre un anno e mezzo dall’inizio dell’incubo Covid-19.

La proposta emanata del Presidente Mario Draghi, dai Ministri della salute Roberto Speranza, della cultura Dario Franceschini, dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, dell’interno Luciana Lamorgese, della giustizia Marta Cartabia, è stata approvata con un decreto-legge che parte dalla fine di questo week-end con le nuove disposizioni.

In zona bianca, per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, la capienza consentita è del 100 per cento di quella massima autorizzata sia all’aperto che al chiuso.
Inoltre l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19.

Grande soddisfazione per Dario Franceschini che ha commentato la notizia: “La decisione del Governo di consentire il ritorno al 100% della capienza nei cinema, nei teatri, nelle sale da concerto, nei musei e in tutti i luoghi della cultura accoglie in pieno la proposta che abbiamo ripetuto e confermato nelle ultime settimane, anche nella nostra ultima audizione con il Cts”, ha dichiarato il ministro. “Da tempo siamo convinti della totale sicurezza di questi luoghi con l’utilizzo del green pass e di tutte le misure di prevenzione: dal controllo della temperatura all’utilizzo della mascherina. Invitiamo gli italiani a tornare a vivere la cultura in tranquillità e sicurezza”

cinema capienza 100

L’uso della mascherine rimane obbligatorio assieme al Green Pass, pena la chiusura dell’attività alla seconda sanzione. In queste ultime settimane la questione mascherine negli Stati Uniti ha acquisito un connotato politico che sta dividendo l’opinione pubblica. Difatti alcuni governatori repubblicani hanno cercato di vietare l’uso obbligatorio delle mascherine, citando quella libertà individuale che trova voce nella grande maggioranza dei 17 emendamenti; una discussione che però si scontra con la media dei decessi giornalieri che oltrepassa le 1000 unità, per un totale di oltre 711mila morti di Covid-19.

In Giappone l’emergenza è cessata in 19 prefetture il 30 settembre, anche se nel Sol Levante si è trattato più di un indurimento delle regole, avendo avuto “solo” 17mila decessi. Le mascherine rimangono obbligatorie sui mezzi pubblici, anche se nei paesi orientali è una consuetudine da molto prima della pandemia.

Come nelle pandemie del passato ci siamo abituati a vivere in questo nuovo mondo, con una sicurezza maggiore dataci dai vaccini. Eppure non è così per molte persone che vivono in una condizione di distonia psicologica alimentata dalla paura.

Secondo voi…

Nei giorni di massima capienza, il 25 dicembre ad esempio, le persone torneranno a riempire le sale al 100% o ci vorrà più tempo per riconquistare una vera e consolidata parvenza di normalità? 

Fatecelo sapere nei commenti.

Fonte: Comunicato Stampa