“Mondocane” con Alessandro Borghi è solo uno dei film della 36. Settimana della Critica, scopriamo gli altri 

 

Nei giorni scorsi è stato rivelato il programma della Settimana Internazionale della Critica (SIC), la sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della biennale di Venezia (1–11 settembre 2021). Le 7 opere in concorso sono state selezionate dalla Delegata Generale della SIC Beatrice Fiorentino con i membri della commissione di selezione Enrico Azzano, Paola Casella, Simone Emiliani e Roberto Manassero.

 

FILM DI APERTURA

Karmalink di Jake Wachtel (Regno di Cambogia, USA)

Phnom Penh, in un futuro prossimo. Un ragazzino adolescente si allea con una brillante ragazzina senzatetto del suo quartiere per risolvere il mistero dei sogni delle sue vite passate. Quel che inizia come una caccia ad un tesoro buddista presto si traduce in una
scoperta più grande che potrebbe portare ad una rivelazione digitale o ad una totale perdita di identità.

IN CONCORSO (LE SINOSSI)

  • Eles Transportan a Morte / They Carry Death di Samuel M. Delgado e Helena Girón (Spagna, Colombia)

1492. Tra l’equipaggio capitanato da Cristoforo Colombo viaggiano tre uomini che a quest’ora avrebbero dovuto essere morti. Sono riusciti a evitare il loro triste destino partecipando a questo viaggio incerto. Raggiunte le Isole Canarie fuggono portando con sé
una delle vele della nave. Nel frattempo, nel “Vecchio Mondo”, una donna cerca di salvare la sorella morente portandola da un guaritore. Entrambi questi viaggi tentano di prendersi gioco della morte. Entrambi questi viaggi sono in balìa della storia.

 

  • Eltörölni Frankot / Erasing Frankdi Gábor Fabricius (Ungheria)

1983, dietro la cortina di ferro dell’Europa orientale a Budapest. Frank è il carismatico cantante di un gruppo punk bandito che dà voce alla sua generazione contro un regime totalitario. Rinchiuso dalla polizia in un ospedale psichiatrico nel tentativo di farlo
tacere, Frank sacrificherà tutto per resistere.

 

  • Mondocane / Dogworld di Alessandro Celli (Italia)

In un futuro non molto lontano, Taranto è una città fantasma cinta dal filo spinato in cui nessuno, nemmeno la Polizia, si azzarda a entrare. Sono rimasti i più poveri che lottano per la sopravvivenza, mentre una gang criminale, le Formiche, capeggiate dal carismatico Testacalda (Alessandro Borghi), si contende il territorio con un’altra gang. Due orfani tredicenni, cresciuti insieme, sognano di entrare in quella banda. Pietro, detto Mondocane per aver superato la prova d’accettazione nella gang, impone Christian al gruppo che lo deride chiamandolo Pisciasotto. Ma qualcosa si incrina nel loro equilibrio mettendo a rischio tutto quello in cui credono.

 

  • Mother Lode di Matteo Tortone (Francia, Italia, Svizzera)

Jorge lascia la sua casa e la sua famiglia alla periferia di Lima per tentare la fortuna nelle miniere d’oro delle Ande. Inizia così un viaggio fatto di presagi, dove realtà e pensiero magico si fondono, scoprendo man mano che il mito della ricchezza si costruisce su
basi che diventano sempre più tangibili – mentre i confini tra vittime e oppressori si fanno sempre più vaghi e sfumati. Mother Lode è una favola sulla banalità della discesa agli inferi in epoca neoliberista; un paradigma di un mondo implacabile in cui tutto può essere sacrificato in nome del profitto.

 

  • Obkhodniye puti / Detours di Ekaterina Selenkina (Russia, Paesi Bassi)

Un’ampia riflessione sulla coreografia dei corpi nel paesaggio urbano di Mosca, Detours descrive un nuovo modo di trafficare droga attraverso il Darknet, la stratificazione di realtà fisiche e virtuali, così come una poetica e una politica dello spazio. Ambientato in
quartieri silenziosi, tra i muri di cemento dei grattacieli, dietro i garage e tra i binari abbandonati, il film segue e perde di continuo le tracce di Denis, il “tesoriere” che nasconde pacchetti di droga in tutta la città.

 

  • A Salamandra / The Salamander di Alex Carvalho (Brasile, Francia, Germania)

Dopo anni passati a prendersi cura del padre, Catherine si sente soffocata dalla distanza tra i suoi sentimenti e la vita reale. Fugge in Brasile, sperando di ricongiungersi con sua sorella. Finalmente libera, ma ancora incapace di superare la sua ansia, si imbatte in
un’improbabile relazione con un attraente giovane. Gil le offre una seconda possibilità di vivere ciò che avrebbe potuto vivere se le cose fossero andate diversamente. Determinata a ricominciare, Catherine deve decidere se portare la sua rinascita fino alla sua violenta e inevitabile conclusione.

  • Zalava di Arsalan Amiri (Iran)

1978, gli abitanti di un piccolo villaggio chiamato Zalava sono convinti che un demone sia tra loro. Un giovane sergente che indaga sul caso decide di arrestare l’esorcista che tenta di scacciare il demone dal villaggio. Ma improvvisamente si ritroverà bloccato in una casa maledetta con la sua amante e gli abitanti del villaggio li crederanno entrambi posseduti.

 

FILM DI CHIUSURA

  • La dernière séance / The Last Chapter di Gianluca Matarrese (Italia, Francia)

Bernard è appena andato in pensione. Ha 63 anni, vive solo con le sue due gatte e decide di traslocare in una nuova casa, quella in cui vivrà l’ultimo capitolo del romanzo della sua vita. Preparando gli scatoloni, inizia a fare una selezione: cosa lascio qui, cosa porto? Bernard è il mio master e io sono il suo slave. Il suo ultimo amante. Lo aiuto a mettere a posto la frusta in uno scatolone, tra le briciole della sua memoria, i ricordi degli amori che l’AIDS gli ha strappato dalle braccia, le tracce di una famiglia adottiva che l’ha respinto, dell’educazione rigida che l’ha forgiato, di una madre e di un padre che non ha mai conosciuto. I nostri giochi sessuali sono le occasioni di incontro di due generazioni: tra un colpo di frusta e un harness di cuoio discutiamo di amore, di morte, dell’epidemia di AIDS negli anni Ottanta, del suo nuovo progetto di vita, di noi. Le ferite e il corredo funerario di un sopravvissuto, un grido di vita alla luce delle pulsioni sessuali.

 

SIC Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica

CORTOMETRAGGIO DI APERTURA

  • Era ieri / It Was Yesterday di Valentina Pedicini

IN CONCORSO

  • Eva di Rossella Inglese
  • Freikörperkultur di Alba Zari
  • L’incanto / Enchantment di Chiara Caterina
  • Inchei di Federico Demattè
  • Luna piena / Full Moon di Isabella Torre
  • Notte romana / Roman Nights di Valerio Ferrara
  • L’ultimo spegne la luce / Closing Time di Tommaso Santambrogio

CORTOMETRAGGIO DI CHIUSURA

  • A Chiara di Jonas Carpignano

 

I sette lungometraggi in concorso alla 36. Settimana Internazionale della Critica concorrono al Gran Premio Settimana Internazionale della Critica, realizzato grazie al sostegno di Comune di Taranto e assegnato da una giuria internazionale al miglior film in concorso. La giuria è composta da Claudio Cupellini, Vanja Kaludjercic e Sandrine Marques.

I film della sezione concorrono all’assegnazione dei seguenti riconoscimenti: Premio
Circolo del Cinema di Verona, assegnato da una giuria composta da soci under 35 del Circolo di Verona e destinato al film più innovativo della sezione; Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico, sponsorizzato dall’Hotel Saturnia di Venezia e assegnato da un’apposita commissione di esperti.

I film della SIC, come tutte le opere prime di lungometraggio presentate nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), concorrono all’assegnazione del Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”. Una Giuria Internazionale assegnerà senza possibilità di ex-aequo un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.

IL MANIFESTO UFFICIALE

ABBRACCIAMOCI DI NUOVO
L’opera d’arte ufficiale della 36. Settimana della Critica di Venezia

“Per vivere e gioire ancora una volta insieme, riappropriandoci dei nostri corpi, dei nostri spazi interni ed esterni, a partire dalla sala di proiezione celebrata in questa immagine, riconoscendola come intersezione assoluta di emozioni ed esperienze” 

di Emiliano Mammucari (illustrazione), Mauro Uzzeo (produzione creativa), Fabrizio Verrocchi (design)

settimana internazionale della critica

 

Fonte: SicVenezia