Dopo l’esordio alla regia con l’immaginario La kryptonite nella borsa e al brillante Il Natale della Mamma imperfetta, Ivan Cotroneo torna dietro la macchina da presa per raccontare una storia di amore e amicizia nel microcosmo adolescenziale, scavando nei meandri più profondi di una sfera delicata e complessa, in cui i ragazzi si trovano a convivere con i problemi quotidiani e l’incapacità di accettare sé stessi e gli altri. In bilico tra dramma e commedia, Un Bacio è la trasposizione per il grande schermo dell’omonimo romanzo scritto nel 2010 da Cotroneo, autore prolifico in ogni ambito artistico che in carriera ha collaborato con svariati registi italiani come Daniele Lucchetti, Luca Guadagnino, Ferzan Özpetek, Renato di Maria e Maria Sole Tognazzi, per la quale ha firmato la sceneggiature del recente Io e Lei.
Lorenzo (Rimau Grillo Ritzberger), Blu (Valentina Romani) e Antonio (Leonardo Pazzagli) sono tre giovani di sedici anni legati da una sincera amicizia. Frequentano la stessa classe nel liceo di una piccola città del nord est e condividono un profondo disagio. Ognuno di loro, per motivi differenti, viene emarginato dagli altri compagni e isolato dal ‘branco’. Vittime di bullismo e di stupidi raggiri da parte dei coetanei che affibbiano loro l’etichetta di ‘sfigati’, i tre riescono a resistere grazie al loro legame e al supporto delle rispettive famiglie, fino a quando saranno costretti a fare i conti con una serie di circostante complicate: Lorenzo dovrà affrontare la sua omosessualità, Antonio la sua timidezza che lo rende fragile, e Blu la pessima reputazione di “ragazza facile” che le compagne le hanno cucito addosso.
Armati di coraggio e dalla voglia di riscattarsi, i tre adolescenti trovano la forza di ribellarsi al mondo ostile che li circonda e conquistare un briciolo di serenità, destinata a durare ben poco.
Alla ricerca di un’identità e di una collocazione all’interno del proprio mondo, dove i continui pregiudizi sulle diversità si confermano una delle grandi spaccature sociali ancora oggi difficili da sanare, il lungometraggio esprime con grinta un chiaro messaggio di speranza per le nuove generazioni affinché e un grido di lotta contro i tabù e i preconcetti più diffusi che aleggiano nella nostra routine. Cotroneo descrive il desiderio di comunicare attraverso un gesto d’amore puro e spontaneo come il bacio, la passione e il coinvolgimento nei confronti del partner, talvolta timoroso di lasciarsi trasportare, e mostrare, l’essenza autentica delle proprie emozioni.
Una pellicola attenta che stimola la riflessione e mostra come il raggiungimento della felicità da parte dei giovani sia frutto di un percorso personale, animato dalla fantasia e dalla voglia di scappare da una realtà dura e difficile da affrontare, rifugiandosi in quell’universo armonioso e incontaminato dove l’animo umano corre libero e assolto da ogni turbamento.
Andrea Rurali & Alberto Vella Recensione pubblicata anche su MaSeDomani.com
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