Uscita a settembre la miniserie Netflix di Mike Flanagan è tutta da scoprire

Se dovessi assegnare dei voti a questa serie tv le darei il massimo, e senza indugi. Perché “Midnight Mass” è il parto più folle, brillante e al contempo impegnativo di un regista fulgido e geniale che utilizza il genere horror non solo come mero mezzo per spaventare, ma per scavare fino nelle ossa dell’animo umano.
Si parla di Mike Flanagan (già noto ai più per il recente binomio orrorifico “The Haunting of Hill House” e “The Haunting of Bly Manor”), che ancora una volta crea ad hoc un’opera narrativa davvero unica nel suo genere, un capolavoro in sette puntate che lascia il segno come un marchio a fuoco su pelle cerea.
Flanagan – che sarebbe il professore perfetto se solo l’orrore fosse una materia da percorso accademico – si è spinto oltre ogni limite per montare egregiamente una storia folkloristica che non ha soltanto del “bello da guardare” – grazie soprattutto all’ambientazione cupa e alla fotografia di Michael Fimognari – ma che trasuda profondità da ogni punto di vista. Di certo non una visione adrenalinica, ma bensì lenta e angosciante, cadenzata da monologhi lunghi e pregni di significati. L’intento di “Midnight Mass” è, infatti, quello di analizzare una delle paure più fondate dell’essere umano: quella della morte. Con questa serie Flanagan prova a dissipare (in modo del tutto originale, in questo caso) quel dubbio che ci attanaglia su ciò che veramente ci aspetta a seguito della Dipartita. Cosa succede dopo che moriamo? Ebbene, Flanagan azzarda una risposta. Una risposta che di sicuro può spiazzare e terrorizzare, ma che ha qualcosa di tangibile da sembrare effettivamente plausibile; o
quantomeno credibile, stando al modo in cui lui ce la racconta.

La storia è ambientata a Crockett Island, un’isoletta minuscola abitata da poco più che un centinaio d’anime. Pescatori, per lo più, e fanatici religiosi che formano una comunità salda e pericolosamente credente. Tutti, o la maggior parte, sono soliti raccogliersi quotidianamente nella chiesetta cattolica di St. Patrick, dove Padre Paul – sostituto del celeberrimo Monsignor Pruitt – tiene messe particolarmente animate e apprezzate.
Ma qualcosa sta cambiando. Con l’arrivo di questo nuovo parroco, il villaggio sembra non essere più quello di prima. Perché Monsignor Paul fa miracoli; letteralmente. E una presenza sinistra e inquietante inizia ad aggirarsi per il villaggio, con il compito di riscattare il prezzo che va pagato per quei prodigi.

Tramite dialoghi scritti con estrema maestria e colpi di scena diluiti intelligentemente di episodio in episodio, Flanagan riesce a dar vita a un mosaico perturbante e spettacolare, rappresentando in modo sublime la triste condizione di isolamento fisico e – soprattutto – psicologico dei personaggi che popolano la sua opera.
Se siete alla ricerca, quindi, di una serie tv misteriosa e tinteggiata d’horror, sopraffina e sconvolgente, che rimanda un po’ all’universo kinghiano e incorniciata in un’atmosfera plumbea e intrinsecamente turbata, allora “Midnight Mass” fa al caso vostro.
Detto ciò, ve la raccomando.
Ora, la messa è finita, andate in pace.
Amen.