Rupert Turner (Jacob Tremblay) ha otto anni e una passione smisurata per John F. Donovan (Kit Harington), star della televisione americana. Fan irriducibile inizia con lui una corrispondenza regolare che nasconde a tutti, anche alla madre, per cinque anni. Il segreto, però, viene svelato quando il bullo della scuola trova e ruba le lettere di Rupert scatenando la sua ira e la reazione sproporzionata dei media.
Xavier Dolan reduce dal suo successo È solo la fine del mondo, esplosione di un cinema adolescenziale, ribelle e claustrofobico sembra voler fermare questa sua corsa, tirare il freno a mano e tornare a respirare investendo tutta la sua passione per la cinematografia in questa nuova pellicola. Se, infatti, il cinema di Dolan ha da sempre plasmato la realtà alla grammatica cinematografica attraverso un’espressitività di chiaro scuri e inquadrature pittoriche, con questo nuovo progetto la vita inizia a diventare cinema.
La mia vita con John F. Donovan, infatti, è un film sulla celebrità e sulla tossicità della fama, di come la vita reale si trasforma in arte ma ne viene anche schiacciata.
Il regista canadese per riuscire a manifestare il dramma del divismo si allontana dai luoghi di origine e sceglie un cast di attori hollywoodiani (Kit Harington, Natalie Portman, Susan Sarandon) esponendosi al pubblico in tutte le sue fragilità come a manifestare una situazione di crisi personale anche attraverso il protagonista della pellicola. L’ammirazione di Rupert per John F. Donovan richiama quella di Dolan per Leonardo DiCaprio. Dolan infatti, come ha ricordato in alcune apparizioni pubbliche, scrisse una lettera all’attore americano rimasta però senza risposta.
![La Mia Vita con John F. Donovan](https://www.cineavatar.it/wp-content/uploads/2018/08/donovan-2.jpg)