IL DEMONE DELL’ACQUA, la recensione del corto di Cristian Tomassini

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Il demone dell'acqua (2017) di Cristian Tomassini - Foto: ufficio stampa
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Il demone dell’acqua (2017) di Cristian Tomassini – Foto: ufficio stampa
Un giovane etiope legge una lettera di una donna, probabilmente la sua compagna, mentre attraversa il mare con altri uomini a bordo di un barcone. L’uomo si addormenta e sogna di essere un dittatore di una non meglio identificata nazione del Terzo Mondo che, in compagnia della sua segretaria e di due guardie, aspetta l’arrivo dei ribelli, pronti all’attacco finale…
“Il demone dell’acqua” è un cortometraggio del 2017 firmato dal giovane regista padovano Cristian Tomassini, e prodotto da Indivision. L’opera di Tomassini è stata presentata alla 17° edizione del Trieste Science+Fiction Festival, nella sezione “Spazio Corto”.
È difficile incasellare “Il demone nell’acqua” in un genere ben definito. E’ un racconto onirico fantastico/fantasy, con incursioni nel thriller, nell’horror ma allo stesso tempo intriso di fortissime connotazioni politiche e sociali. Connotazioni molto attuali, visto che il corto di Tomassini comincia con una citazione politica e la sequenza di un barcone pieno di immigrati disperso nel mare. Il cortometraggio è fortemente interessante sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista dei contenuti.
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Il demone dell’acqua (2017) di Cristian Tomassini – Foto: ufficio stampa
La regia di Tomassini è fluida, avvolgente, irresistibilmente gagliarda, sostenuta dalla calda e vivace fotografia di Beniamino Gelain. Il filmmaker padovano osa, senza nessun timore reverenziale o citazionista, restituendoci un’opera di gran classe, originale e interessante, che coniuga perfettamente la forma con il contenuto, evitando di essere un pedante trattato filosofico-politico. Anzi, “Il demone dell’acqua” è uno spiazzante, cerebrale e pungente trip onirico che concede pochi appigli e trascina lo spettatore in mare aperto, lasciando addosso più dubbi che risposte e sicurezze. Da menzionare le scenografie e le location, qualitativamente superiori allo standard delle produzioni indie italiane. Ottimi anche gli attori Anthony Thay Ogbemudia, Maria Vittoria Casarotti Todeschini e Sara Zampollo.
“Il demone dell’acqua” non è propriamente un prodotto per tutti i gusti, ma sicuramente tra i migliori cortometraggi italiani degli ultimi anni.
Massimo Bezzati

A seguire poster e trailer ufficiali:
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Il poster del corto Il demone dell’acqua (2017) di Cristian Tomassini