Toni Servillo consolida la collaborazione con l’amico e regista Paolo Sorrentino nel nuovo film Netflix “È Stata la Mano di Dio”

Il grande attore Toni Servillo è entrato nel cast di È Stata la Mano di Dio, film che non sarà incentrato direttamente su El Pibe de Oro ma sull’influenza che ha avuto nel destino di Paolo Sorrentino.

Le riprese del più intimo film del premio Oscar sono partite la scorsa settimana a Napoli e la produzione si è già spostata a Stromboli, dove stanno continuando a girare.

«Sono molto legato a Stromboli – ha dichiarato il regista durante una conversazione con alcuni isolani – e alcune scene ho pensato sin dall’inizio che dovevano essere girate su questa magica isola di fuoco».

Ad ora il nome di Servillo è l’unico trapelato.

Sorrentino è tornato a girare nella sua città natale a 20 anni dal suo debutto con L’Uomo In Più, del 2001 e sempre con Toni Servillo.

Da buon partenopeo l’amore per Diego Armando Maradona scorre nelle vene di tifoso del Napoli tanto da citarlo nel suo famoso discorso agli Oscar; c’è però un lato più profondo e privato che lo lega al campione, un senso gratitudine che nasce da un evento tragico di vita.

Nel 1986, quando Sorrentino aveva solo 16 anni, scampò per miracolo a un incidente in cui morirono i suo genitori, come ha raccontato ad Aldo Cazzullo del Corriere della Sera:

«A me Maradona ha salvato la vita. Da due anni chiedevo a mio padre di poter seguire il Napoli in trasferta, anziché passare il week end in montagna, nella casetta di famiglia a Roccaraso; ma mi rispondeva sempre che ero troppo piccolo. Quella volta finalmente mi aveva dato il permesso di partire: Empoli-Napoli. Citofonò il portiere. Pensavo mi avvisasse che era arrivato il mio amico a prendermi. Invece mi avvertì che era successo un incidente. Papà e mamma erano morti nel sonno. Per colpa di una stufa. Avvelenati dal monossido di carbonio»

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Il titolo è un riferimento alla frase che l’ex campione argentino usò per raccontare il suo primo gol contro l’Inghilterra nella Coppa del Mondo del 1986, di mano contro Peter Shilton.

Fonte: Gazzetta del Sud