Abbiamo intervistato l’attrice veronese Marianna Caporali, tra le protagoniste dei cortometraggi “Quarantine House” e “Two Sisters” di Diego Carli.
Ecco cosa ci ha raccontato!

Buongiorno Marianna! Come, quando e con quali film nasce la tua grande passione per la Settima Arte?

Fin da piccola amavo inventare storie e, da sola o coinvolgendo le mie amiche, cercavamo di ricrearle davanti ai genitori utilizzando come costumi i vestiti di carnevale. I film che mi hanno appassionato sono “Alice in Wonderland” e “Willy Wonka”, di Tim Burton di cui adoro anche i cartoni animati, come “La sposa cadavere” o “Nightmare Before Christmas”.

Il tuo esordio avviene, correggimi se sbaglio, nel 2019, con il cortometraggio “Uno dopo l’altro”, durante il corso di recitazione, “Ciak for Kids”, di Diego Carli. Ce ne puoi parlare?

Un giorno, parlando con il papà di un’amica, anche lui appassionato di cinema, espressi il desiderio di poter interpretare personaggi diversi e lui mi parlò della scuola per ragazzi di Diego Carli. La mia prima esperienza, come hai detto correttamente, fu il corto del corso, ed è stato emozionante vedere, settimana dopo settimana, come stavamo creando il nostro piccolo cortometraggio, dando inizio così al mio percorso e che spero mi porterà un futuro ricco di interpretazioni.

L’anno seguente sei nel cast di un altro corto, “Alice in Wonderland”, sempre nell’ambito degli studi con “Ciak for Kids”. Come andò in quell’occasione?

In quell’anno tentammo di fare qualcosa di diverso, ovvero recitare in inglese. Quell’idea mi piacque subito, in quanto vorrei recitare all’estero, così provammo a farlo, ma poi, causa Covid, dovemmo interrompere le riprese.

Con il corto “pandemico” “Quarantine House” di Diego Carli comincia la tua fruttuosa collaborazione vera, non semplicemente “scolastica”, con il noto regista, sceneggiatore e attore triestino. Com’è lavorare con lui in generale? Di cosa parla “Quarantine House”?

Lavorare con Diego Carli ti fa senz’altro crescere, è una persona che mette tutte le energie nel fare quello che ha in testa, trasmettendo anche a te la voglia di fare ancora meglio; sul set, nei luoghi più difficili da raggiungere e anche in mezzo alle intemperie , mostra sempre molta calma e pazienza. “Quarantine House” mostra la vita vissuta in pandemia, o meglio inizia con giornate in quarantena, che purtroppo realmente abbiamo dovuto vivere per il lockdown dovuto al Covid, quindi c’è chi per passare il tempo canta, chi cucina ma alla fine si dimostra una pandemia fantascientifica.

Marianna Caporali

Nel 2021, sempre con Carli, sei protagonista del bel cortometraggio “Love in the Woods”, poi pubblicato nel canale YouTube “Horror Bites”. Ci puoi raccontare qualcosa a riguardo?

“Love in the Woods” è stato per me il primo cortometraggio dopo una lunga pausa, sempre a causa del Covid, e quando me lo propose ne fui entusiasta perché finalmente potevo rimettermi in gioco. Interessante è stato il passaggio dalla situazione iniziale romantica al momento horror, che con Diego non può mancare, infatti con un pugno dritto al naso sono uscita di scena.

Sempre in questo anno, hai appena finito di girare “Two Sisters”, un ambizioso e attesissimo cortometraggio drammatico-horror ambientato nel Medioevo, di Diego Carli, dove sei la co-protagonista insieme a Jenni Tatani. Ci puoi parlare del tuo personaggio, tra l’altro molto difficile da interpretare?

Per “Two Sisters” le riprese sono state rimandate per due lunghissimi anni ma, durante le riprese, mi sono resa conto che questo tempo mi è stato utile per crescere e migliorare la recitazione imparando a esprimere meglio i sentimenti. Onestamente il mio personaggio non è stato così complicato da interpretare perché ne ho capiti i tratti. Esso infatti ha un amore smisurato per la sorella e si può capire da come la protegge, da come farebbe qualsiasi cosa per lei, infatti lei si sente la sostituta della madre e in quanto tale deve dare il suo amore sia come sorella sia come figura materna.

Parlando ora dei tuoi gusti personali in fatto di cinema, quali sono i film ed i generi che ami di più?

Sinceramente sono cresciuta con praticamente tutti i cartoni della Disney e con i cartoni di Tim Burton e successivamente i suoi film, già citati in precedenza. I miei generi preferiti ora sono le commedie e i polizieschi.

Cineavatar è un sito letto da molti fans del cinema horror. Se ti piace il genere, quali sono i tuoi horror preferiti?

L’horror è un genere che apprezzo sempre, non credo di avere un film preferito; ultimamente ho visto il seguito di “ A Quiet Place”, e mi è piaciuto come sono riusciti a non deludere le mie aspettative.

Marianna Caporali

Ti piace leggere? Se si, quali sono i libri che ti porteresti nella classica isola deserta?

Non sono mai stata appassionata dalla lettura, solo in questo ultimo periodo ho iniziato a leggere e visto che ho amato i film di Harry Potter mi porterei via la stesura dell’ intera saga.

Progetti in cantiere a livello cinematografico?

Si, con mia grande piacere e fortuna, girerò a fine mese un altro cortometraggio, questa volta comico, di Diego Carli intitolato: “L’amore non si sgonfia mai”.

Ti va di salutare in qualche modo i tuoi followers e i lettori di CineAvatar?

Con piacere, un grosso saluto a tutte le persone che mi supportano durante questo viaggio e a coloro che hanno letto tutta l’intervista, grazie di cuore.