![la bella e la bestia recensione](http://www.cineavatar.it/wp-content/uploads/2017/01/la-bella-e-la-bestia.jpg)
A 26 anni dal classico originale, arriva sul grande schermo la versione in chiave live action de La Bella e la Bestia (qui le nostre impressioni a caldo post anteprima).
Uno degli aspetti più significativi della pellicola diretta da Bill Condon è la quasi totale uniformità al cartone animato del 1991. Se infatti questo adattamento non brilla per la sua originalità, il materiale di partenza è trasposto piuttosto fedelmente, fatta eccezione per qualche scena aggiunta ex novo che cerca di caratterizzare ancora più distintamente i personaggi principali.
In molti momenti sembra di assistere ad una vera e propria rivisitazione inquadratura per inquadratura del film predecessore, facendo leva sull’effetto nostalgico. L’esito ha però una duplice valenza: se da una parte l’incanto della fiaba de La Bella e la Bestia sfiorava le corde della malinconia, dall’altra viene indebolito dall’effetto déjà-vu e proprio in questo doppio paradigma viene a perdersi la forza fantasiosa della tematica originale a favore di una dialettica troppo asciutta ed essenziale.
![la bella e e la bestia](http://www.cineavatar.it/wp-content/uploads/2017/03/La-Bella-e-La-Bestia-1.jpg)
Il film ha una notevole potenza visiva, raggiunta grazie all’uso della CGI, che spesso viene assorbita da uno schema narrativo troppo lineare (che sa di artefatto), nonostante la veridicità, materica e corporea, dell’intero cast.
Gli effetti speciali e la dimensione estetica de La Bella e la Bestia risultano in assoluto l’elemento più sorprendente. I colori e la fotografia sono un piacere per gli occhi, le immagini sono curate e tra le scene più memorabili vi è quella della trasformazione finale della Bestia che omaggia il cartoon del ’91.
Il racconto adattato da Disney ha una spiccata forza emotiva e sicuramente tocca temi sempre molto attuali; la diversità, l’emancipazione e l’indipendenza della donna, la paura dell’altro scaturita dallo scetticismo. Non è difficile quindi partire da questo materiale per creare una storia travolgente e, forse, per tale motivo le aspettative erano alte. Era infatti lecito attendersi una pellicola densa di sentimenti e romanticismo; pur essendo piacevole e visivamente appagante, il film trova la sua principale debolezza sul piano delle emozioni (che ci sono, ma sarebbero potute essere molte di più).
![La Bella e La Bestia](http://www.cineavatar.it/wp-content/uploads/2017/03/La-Bella-e-La-Bestia-2.jpg)
I personaggi più riusciti sono sicuramente quelli comici e divertenti come tutti i servi del Principe, ma anche Gaston (Luke Evans) e LeTont (Josh Gad) hanno una carica suggestiva. Emma Watson non convince pienamente nel ruolo più importante del lungometraggio: Belle è un personaggio carismatico ma l’attrice fatica a trasmettere, in questa versione, tutta la profondità che la caratterizza rimanendo troppo distaccata. Promosso invece a pieni voti Dan Stevens, dietro la maschera mostruosa del protagonista maschile.
Come espresso in precedenza, il film è un clone pressoché identico, ma con meno carattere, del cartoon originale. Ma ogni volta che il lungometraggio si discosta dalla sua controparte animata, le scene aggiunte danno un respiro fresco e tutto nuovo. In questo senso è apprezzabile il tentativo di delineare al meglio la psicologia della bestia tentando di rendere la creatura più umana. Anche il rapporto con Belle è stato ampliato in modo apprezzabile, anche grazie all’inserimento di un brano inedito.
![La Bella e La Bestia](http://www.cineavatar.it/wp-content/uploads/2017/03/BeautyBeast_USA_TODAY_Still.jpg)