UNDERWORLD: BLOOD WARS, la recensione del film con Kate Beckinsale

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Abbiamo visto Underworld: Blood Wars, il quinto capitolo del franchise con Kate Beckinsale. Ecco la nostra recensione.

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Kate Beckinsale è Selene in Underworld: Blood Wars
La saga di Underworld, iniziata nel 2003 arriva al quinto capitolo con Underworld: Blood Wars.
I precedenti film, pur non incontrando il favore della critica, avevano qualche elemento di interesse. Certo, l’idea di vampiri e licantropi che si combattono a colpi di armi da fuoco è abbastanza discutibile. Tuttavia, considerato anche il periodo in cui è stato realizzato, il primo film cercava in qualche modo di mettersi in coda al successo della trilogia di Matrix, richiamata in modo evidente, a partire dai vestiti indossati dalla protagonista.
Questo quinto episodio è disastroso sotto ogni punto di vista. I fotogrammi d’apertura, con un riassunto degli episodi precedenti, come se fosse una serie tv, fanno storcere il naso. I problemi aumentano minuto dopo minuto. Innanzitutto, nonostante il budget di circa 35 milioni di dollari (che non è paragonabile a quello di una grande produzione ma in ogni caso non è irrilevante), la CGI è veramente poco curata, assolutamente non all’altezza di ciò che si vede ultimamente.

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La regia dell’esordiente Anna Foerster, che fino ad ora aveva lavorato nella seconda unità di film come Alien – La clonazione e The Day After Tomorrow, non convince, specialmente nei combattimenti.
Parlavamo recentemente di quanto fosse girato brillantemente John Wick 2, che pur rientrando in una categoria di genere ben precisa e stereotipata, portava all’estremo i canoni e li esaltava. Con Blood Wars siamo agli antipodi, sia dal punto di vista registico, che da quello delle coreografie. In un film che si basa tutto sull’azione questa è l’unica debolezza che non può assolutamente venire accettata. Anche la fotografia, costantemente alla ricerca di atmosfere dark, non convince, risultando spesso troppo cupa e oscura (forse per mascherare la povertà produttiva).
Riguardo alla storia c’è poco da dire: scorre lentamente tra una quantità di dialoghi esagerata (pur essendo tutti pressoché inutili) rispetto ai combattimenti, con il risultato di far sembrare il lungometraggio più lungo di quanto non sia in realtà.
Insomma la saga di Underworld, viene completamente affossata da questo quinto capitolo in cui è veramente difficile salvare qualcosa. La sua vicinanza con i film trash di serie z è molto preoccupante, specialmente se si considera la longevità e l’impegno produttivo della saga.
Malgrado tutto però, a quanto pare, gli incassi non sono stati così disastrosi ed è già previsto un sesto capitolo, in cui rivedere all’opera la protagonista Kate Beckinsale nei panni di Selene.