![the only living boy in new york](http://www.cineavatar.it/wp-content/uploads/2017/11/the-only-living-boy-in-new-york-5-e1510013206512.jpg)
Conclusasi in modo piuttosto brusco la sua parentesi nel mondo dei cinecomic, lo statunitense Marc Webb torna in una dimensione a lui cara, quella del Cinema indie sentimentale, con una doppia release: Gifted – Il Dono del Talento (con protagonista Chris Evans) e The Only Living Boy in New York (presentato in concorso all’edizione 2017 della Festa del Cinema di Roma).
Dopo il sonoro successo del suo film d’esordio, (500) Giorni Insieme, si era creata una nube di curiosità intorno a questo filmmaker in grado di trattare in maniera così delicata e personale (quasi mai scontata) le dinamiche delle relazioni tra giovani e parlare con freschezza all’attuale generazione adolescenziale. Il tutto attraverso uno stile riconoscibile con evidenti rimandi al linguaggio di Woody Allen. I due capitoli di The Amazing Spider-Man diretti da Webb, nonostante un certo infantilismo di fondo che ne minava il naturale sviluppo narrativo, inglobavano anch’essi i punti forti del suo modo d’interpretare e ridipingere le meccaniche del rapporto ragazzo/ragazza (quello che intercorre tra il suo Peter Parker e la sua Gwen Stacy risulta tuttora uno dei legami sentimentali più credibili e coinvolgenti mai visti in una pellicola tratta da un fumetto, merito anche dell’indubbia chimica tra Andrew Garfield ed Emma Stone).
![the only living boy in new york](http://www.cineavatar.it/wp-content/uploads/2017/11/the-only-living-boy-in-new-york-1-e1510013228413.jpg)