![La ragazza dei tulipani - la recensione la ragazza dei tulipani recensione](http://www.cineavatar.it/wp-content/uploads/2016/05/tulip-fever-alicia-vikander-low1.png)
Amsterdam 1636. La giovane e bella Sophia (Alicia Vikander), un’orfana cresciuta dalle suore, viene data in sposa al ricco mercante Cornelius Sandvoort (Christoph Waltz), così da salvare la famiglia dalla povertà. Con il matrimonio Cornelius spera di avere il tanto atteso erede. Qualche anno dopo, l’uomo decide di farsi immortalare assieme alla moglie in un ritratto, commissionato al talentuoso Jan Van Loos (Dane DeHaan). Sophia inizia però a intrattenere una relazione passionale col pittore, supportata dalla cameriera Maria (Holliday Grainger), la quale scopre di essere incinta di un giovane pescivendolo di cui è innamorata, ma che, a causa di un equivoco, è scappato lontano. Ed è così che, per salvare entrambe le situazioni, le due giovani escogitano un piano astuto e intricato che porterà a una conclusione fatale.
La storia – che parla di amore, passione e lussuria – trae ispirazione dalla leggenda collettiva olandese di possedere bulbi di tulipani. I colori sgargianti o tenui dei fiori, simboli di ricchezza, si rispecchiano nelle pennellate del giovane pittore e della sua attrazione per l’incantevole Sophia. La stessa cameriera non rimane immune nei confronti del pescivendolo. L’apparenza della beltà e della raffinatezza diventano, dunque, lo specchio dei sentimenti che alimentano i protagonisti, trascinandoli in una follia parallela a quella generatasi nel Paese.
La lussuria che coinvolge i due protagonisti, così come la breve vita dei magnifici tulipani, è destinata a sfiorire, a marcire. Al contrario la relazione di Maria e Willem Brok (Jack O’ Connell), i veri protagonisti della storia, è un amore vero, destinato a durare più della vita di un fiore. Non è febbrile e distruttivo, né privo di passioni e monotono come quello di Sophia e del marito, ma costruito su basi forti.
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