
Non è semplice fare delle commedie irriverenti che non assomiglino a nulla di già visto. Paradossalmente non ce l’ha fatta neanche Richard Linklater con il suo splendido Tutti vogliono qualcosa. Il seguito spirituale di La vita è un sogno ne richiama infatti le atmosfere e le dinamiche. Sembra che ogni tipo di situazione, ogni battuta, sia già stata girata, montata e rimontata in tutte le salse. Il problema non è, solo, della mancanza di idee degli sceneggiatori ma nel fatto che siamo invasi da una quantità industriale di commedie ready to go. Ce ne accorgiamo di meno, rispetto all’ondata dei cinecomic, perché spesso molte di queste pellicole passano in sordina in certi paesi o in periodi sfavorevoli ai grandi incassi. Eppure, se fosse ancora in funzione il mitico “Blockbuster”, la sezione commedia sarebbe riempita da un’infinita serie di DVD dalle copertine colorate e dai titoli facilmente memorizzatili ma altrettanto dimenticabili.
Cattivi Vicini 2 non fa nessuno sforzo per distinguersi dalla massa, proponendosi come un prodotto a consumo istantaneo che si difende bene utilizzando le debolezze del mercato a proprio vantaggio. Il regista Nicholas Stoller assorbe il meglio delle suggestioni comiche degli ultimi anni e cerca di combinarle in un pastiche a tratti divertente e complessivamente godibile. In Cattivi Vicini 2 c’è infatti un Seth Rogen che fa quello che ci si aspetta: funziona il giusto per mantenere alto il tasso di intrattenimento ma senza raggiungere vette particolarmente alte. Beanie Feldstein sembra Rebel Wilson in Pitch Perfect. L’uso dei bambini come veicolo comico ricorda da lontano Una notte da leoni e il folle college movie Project X-Una festa che spacca per quanto concerne la trama. Eppure questa miscela, nonostante le avvisaglie iniziali, funziona. Cattivi Vicini 2 riesce a rendere piacevole l’High Concept da cui parte e, pur senza eccessive pretese, potrebbe anche strappare una risata.
