In attesa della presentazione del programma ufficiale, che verrà svelato mercoledì 25 luglio, la Biennale di Venezia ha annunciato il film di pre-apertura della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Sarà il classico del cinema muto Il Golem – Come venne al mondo (Der Golem – Wie er in die Welt kam, 1920), scritto e diretto da Paul Wegener, ad inaugurare la Mostra martedì 28 agosto nella Sala Darsena del Palazzo del Cinema al Lido.
IL GOLEM
Il Golem sarà proiettato in una nuova copia digitale tratta dal negativo originale ritenuto perduto, con unrestauro in 4K a cura della Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung di Wiesbaden (Germania) e della Cinémathèque Royale de Belgique (Cinematek) di Bruxelles, presentato in prima mondiale. Il restauro digitale è stato eseguito dall’Immagine Ritrovata di Bologna.
La proiezione de Il Golem sarà sonorizzata con la musica originale del maestro Admir Shkurtaj commissionata dalla Biennale di Venezia, eseguita dal vivo dal Mesimèr Ensemble così composto: Hersjana Matmuja (soprano), Giorgio Distante (tromba in sib, tromba midi), Pino Basile (cupafon – set di tamburi a frizione, percussioni, ocarina), Vanessa Sotgiù (sintetizzatore, pianoforte), Iacopo Conoci (violoncello), Admir Shkurtaj (direzione, elettronica, fisarmonica, pianoforte).
La 75. Mostra del Cinema di Venezia si terrà al Lido dal 29 agosto all’8 settembre 2018 diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
IL RESTAURO
Nessuna copia della versione tedesca è sopravissuta de Il Golem. Un restauro fotochimico del 1990 si basa sulle versioni per l’estero. La scoperta di un negativo originale conservato dalla Cinémathèque Royale de Belgique (Cinematek) di Bruxelles ha dato l’occasione per un nuovo restauro digitale in 4K della perduta copia tedesca a cura della Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung di Wiesbaden (Germania) e della Cinémathèque Royale de Belgique (Cinematek). Questo negativo ha un montaggio con riprese diverse rispetto alla versione per l’estero. Come era costume all’epoca, le riprese dei due negativi sono state filmate con due cineprese in parallelo. Il negativo della Cinémathèque Royale de Belgique (Cinematek) è il migliore in termini di angolo di ripresa e di montaggio. Un controtipo della versione per gli Stati Uniti (conservato dalla George Eastman House di Rochester) sembra indicare che a un certo punto questo negativo sia stato usato per il mercato statunitense. È molto probabile che esso fosse in origine il negativo principale, quello destinato alla distribuzione tedesca. Come risulta dai tagli per la distribuzione negli Stati Uniti, diverse sequenze sono state abbreviate.
Oggi il negativo originale è mancante di qualche inquadratura. Alcune di queste sono sopravvissute nel materiale della George Eastman House. Un’altra fonte di completamento è una copia in bianco e nero della Cinémathèque française, realizzata dal negativo per l’estero.
Il negativo originale contiene molti intertitoli nella grafica originale espressionista che non erano disponibili per i precedenti restauri. Insieme ai titoli che il Filmmuseum di Monaco di Baviera ha ottenuto dal Gosfilmofond russo, il nuovo restauro presenta quasi tutti i titoli nella celebre grafica originale.
Il restauro digitale dell’immagine include la rimozione dei danni (punti bianchi, graffi e microlesioni) sofferti nei decenni dal negativo originale, nonché l’adeguamento e il completamento delle fonti il più vicino possibile al negativo originale. Il restauro digitale è stato eseguito dall’Immagine Ritrovata di Bologna.
Il riferimento per i colori e la scala tonale del bianco e nero per poter ristabilire l’originale scala di grigio e il tipico effetto della colorazione originale è stato quello della sola copia originale d’epoca conosciuta di questo film: la versione per l’Italia conservata alla Cineteca italiana di Milano.
LA MUSICA