ready player one
Ready Player One
Grazie ad una segnalazione ricevuta da AICN possiamo dare un primo sguardo al logotitolo di Ready Player One, il nuovo film di fantascienza di Steven Spielberg.
Il lungometraggio verrà presentato nei prossimi giorni al Comic-Con 2017 di San Diego durante la conferenza organizzata da Warner Bros.
Ecco il logo:

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Sceneggiato da Zakk Penn (The AvengersX-Men 2) e prodotto dallo stesso Spielberg insieme a Dan FarahKristie Macosko Krieger e Don De Line con la sua De Line Pictures (coadiuvati dal produttore esecutivo Bruce Berman) il film uscirà nelle sale americane il 30 marzo 2018.
La pellicola, tratta dal romanzo Player One di Ernest Cline, è ambientata in un distopico 2045. La Terra è sprofondata nel caos e l’unica via di fuga dalla realtà è rappresentata da un mondo virtuale chiamato OASIS. Il premio Oscar Mark Rylance impersonerà il creatore James Halliday. Al suo fianco troviamo Tye SheridanOlivia Cooke (Samantha Evelyn Cook/Art3mis), Ben Mendelsohn (Nolan Sorrento), Simon Pegg (Ogden Morrow), T.J. Miller (iR0k), Win Morisaki (Daito) e Philip Zhao (Shoto).
Le musiche della colonna sonora verranno composte da Alan Silvestri dopo il forfait di John Williams.
A seguire la sinossi del libro:
Il mondo è un brutto posto. Wade ha diciotto anni e trascorre le sue giornate in un universo virtuale chiamato OASIS, dove si fa amicizia, ci s’innamora, si fa ciò che ormai è impossibile fare nel mondo reale, oppresso da guerre e carestie. Ma un giorno James Halliday, geniale creatore di OASIS, muore senza eredi. L’unico modo per salvare OASIS da una spietata multinazionale è metterlo in palio tra i suoi abitanti: a ereditarlo sarà il vincitore della più incredibile gara mai immaginata. Wade risolve quasi per caso il primo enigma, diventando di colpo, insieme ad alcuni amici, l’unica speranza dell’umanità. Sarà solo la prima di tante prove: recitare a memoria le battute di Wargames, penetrare nella Tyrell Corporation di Blade Runner, giocare la partita perfetta a Pac-Man, sfidare giganteschi robot giapponesi e così via, in una rassegna di missioni di ogni tipo, ambientate nell’immaginario pop degli anni ’80, a cui OASIS è ispirato.