È dal tour promozionale di The Eightful Eight che il cineasta Quentin Tarantino parla del suo pensionamento anticipato, dichiarando di voler abbandonare il mondo del cinema dopo il suo decimo film. Nonostante in molti abbiano pensato alle solite dichiarazioni senza valore e dopo che tanti amici, Kurt Russell in primis, abbiano cercato di convincerlo a tornare sui suoi passi, il filmmaker ha ribadito la sua ferma intenzione.
Durante l’Adobe Max Creativity Conference a San Diego, ha affermato:
“Lascio cadere il microfono. Boom. E dirò a tutti: prova a rifare questa merda, se ci riesci!”.
Sicuro del suo talento, ha continuato:
“Se tutto va bene, e questo per me è il successo, quando finirò la mia carriera sarò considerato uno dei più grandi registi della storia. E dirò di più, un grande artista, non solo un filmmaker”
Parlando durante una masterclass al Lumière Festival di Lione, incentrata principalmente sul 1970, molti partecipanti hanno captato nell’argomento un indizio sul prossimo lavoro.
Questo progetto ambientato negli anni ’70 e quello su Bonnie & Clyde sembrano essere nei pensieri di Tarantino, sperando che fra qualche anno i consigli di Kurt Russell gli risuoneranno in testa come un mantra:
“Non credi davvero alla cazzata che stai dicendo, giusto?”
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