Si chiude il 75. Festival di Cannes con la Palma d’oro a “Triangle of Sadness” di Ruben Östlund, l’Italia sulla “vetta” con “Le Otto Montagne” e il corto “Il Barbiere Complottista”

Cinque anni dopo la Palma d’oro per il satirico The Square, il regista svedese Ruben Östlund bissa sulla Croisette con Triangle of Sadness, primo film in lingua inglese e divertente critica della società capitalista moderna con Woody Harrelson.

“I modelli Carl e Yaya navigano nel mondo della moda ed esplorano i confini della loro relazione. La coppia viene invitata a una crociera di lusso con una galleria di passeggeri super-ricchi, un oligarca russo, trafficanti d’armi britannici e un capitano idiosincratico, alcolizzato e che parla di Marx. All’inizio tutto sembra Instagrammabile. Ma si sta preparando una tempesta e il mal di mare colpisce i passeggeri durante la cena a sette portate del capitano. La crociera finisce in modo catastrofico. Carl e Yaya si ritrovano abbandonati su un’isola deserta con un gruppo di miliardari e uno degli addetti alle pulizie della nave. Le gerarchie vengono improvvisamente capovolte, poiché la governante è l’unica a saper pescare.”

La giuria presieduta da Vincent Lindon, e composta da Noomi Rapace, Jeff Nichols, Ladj Ly, Rebecca Hall, Deepika Padukone, Jasmine Trinca, Joachim Trier e Asghar Farhadi ha avuto l’arduo compito di valorizzare i grandi film e i loro protagonisti nell’edizione totally free, dopo due anni di pandemia con le dovute limitazioni in presenza.

L’Italia è entrata nel palmarès con Le Otto Montagne di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch con protagonisti Alessandro Borghi e Luca Marinelli. Il film, un produzione franco-belga-italiana tratto dal romanzo di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega, si è aggiudicato il premio della giuria ex aequo con EO di Jerzy Skolimowski.

Il primo premio de La Cinef, la sezione dedicata ai film brevi realizzati dai giovani registi appena diplomatosi nelle scuole di Cinema dei loro Paesi, è andato al 26enne Valerio Ferrara, con il saggio di fine corso del Centro Sperimentale di Cinematografia Il Barbiere Complottista.

IN CONCORSO

PALMA D’ORO

TRIANGLE OF SADNESS, di Ruben ÖSTLUND

GRAN PRIX SPECIALE DELLA GIURIA (ex aequo)

CLOSE, di Lukas DHONT

STARS AT NOON, di Claire DENIS

MIGLIORE REGISTA

PARK Chan-Wook, per HEOJIL KYOLSHIM (DECISION TO LEAVE)

MIGLIORE SCENEGGIATURA

Tarik SALEH, per WALAD MIN AL JANNA (BOY FROM HEAVEN)

PREMIO DELLA GIURIA (ex aequo)

EO, di Jerzy SKOLIMOWSKI

LE OTTO MONTAGNE (THE EIGHT MOUNTAINS), di Charlotte VANDERMEERSCH e Felix VAN GROENINGEN

PREMIO DEL 75° ANNIVERSARIO

TORI ET LOKITA (TORI AND LOKITA), di Jean-Pierre e Luc DARDENNE

MIGLIORE ATTRICE

Zar AMIR EBRAHIMI in HOLY SPIDER, di Ali ABBASI

MIGLIORE ATTORE

SONG Kang-ho in BROKER, di KORE-EDA Hirokazu

PALMA D’ORO SEZIONE CORTOMETRAGGI

HAI BIAN SHENG QI YI ZUO XUAN YA (THE WATER MURMURS), di JIANYING CHEN

MENZIONE SPECIALE

LORI (MELANCHOLY OF MY MOTHER’S LULLABIES), di Abinash Bikram SHAH

UN CERTAIN REGARD

PREMIO UN CERTAIN REGARD

LES PIRES (THE WORST ONES), di Lise AKOKA e Romane GUERET

PREMIO DELLA GIURIA

JOYLAND, di Saim SADIQ

MIGLIORE REGIA

Alexandru BELC, per METRONOM

MIGLIORE INTERPRETAZIONE (ex aequo)

Vicky KRIEPS in CORSAGE, di Marie KREUTZER

Adam BESSA in HARKA, di Lotfy NATHAN

MIGLIORE SCENEGGIATURA

MEDITERRANEAN FEVER, Maha HAJ

PREMIO « Coup de cœur » DELLA GIURIA

RODEO, di Lola QUIVORON

PREMI INDIPENDENTI

CAMÉRA D’OR

WAR PONY, di Riley KEOUGH e Gina GAMMELL,
presentato nella sezione ufficiali di UN CERTAIN REGARD

MENZIONE SPECIALE

PLAN 75, di HAYAKAWA Chie

LA CINEF, 25° EDIZIONE

IL BARBIERE COMPLOTTISTA (A Conspiracy Man), di Valerio FERRARA (Centro Sperimentale di Cinematografia, Italia)

Fonte: Cannes