Si è spento all’età di 81 anni, lontano dalle accecanti luci di Hollywood, il regista John G. Avildsen.
Per molti è un nome fra tanti ma se vi diciamo “Rocky“? “Karate Kid“? Al filmmaker si deve certamente il successo di Sylvester Stallone che ha diretto nel film capostipite della saga del pugile di Philadelphia. Arrivò all’apice del successo, conquistando il premio Oscar per la miglior regia nel 1977.
Dopo 14 anni ritornò per dirigere Rocky V, da molti considerato il vero sequel del film del 1976.
Slyha voluto rendere omaggio al suo amico e mentore su Instagram, con un post che recita: “Il grande regista John G. Avildsen che ha vinto un Oscar per aver diretto Rocky! R. I. P. Sono sicuro che girerai dei capolavori in paradiso. Grazie, Sly”.
Un post condiviso da Sly Stallone (@officialslystallone) in data:
Nel 1984 realizza uno dei film che conquisterà il cuore di intere generazioni: The Karate Kid – Per Vincere Domani. La pellicola consentì a Noriyuki “Pat” Morita, l’indimenticabile maestro Kesuke Miyagi,di ottenere una nomination agli Oscar.
Avildsen dirige anche i due sequel Karate Kid II – La Storia Continua (1986) e Karate Kid III – La Sfida Finale (1989).
Citare solo questi due franchise sarebbe riduttivo per raccontare la carriera di un regista che ha lavorato con titani del cinema mondiale. Nel 1973 porta sul grande schermo Salvate la Tigre, facendo vincere il secondo Oscar a Jack Lemmon. Lavora al fianco di Marlon Brando nel film La Formula ed è l’ultimo regista ad aver diretto John Belushi ne I Vicini di Casa (1981). Il lungometraggio doveva cavalcare l’onda di successo di The Blues Brothersma si rivelò un flop commerciale: Belushi e Avildsen erano sempre ai ferri corti e questo rese la lavorazione un vero travaglio.
Fra i suoi ultimi film ricordiamo La Forza del Singolo, emozionante opera del 1992 con Morgan Freeman e Stephen Dorff, che narra il disumano regime dell’apartheid in Sudafrica.