Oceania: il nostro incontro con la produttrice Osnat Shurer

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La produttrice di Oceania Osnat Shurer - Foto: Ufficio Stampa
La produttrice di Oceania Osnat Shurer - Foto: Ufficio Stampa
La produttrice di Oceania Osnat Shurer - Foto: Ufficio Stampa
La produttrice di Oceania Osnat Shurer – Foto: Ufficio Stampa Disney
Lo scorso settembre, presso il cinema Orfeo di Milano, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo film Disney: Oceania.
Noi di CineAvatar abbiamo partecipato all’evento e abbiamo avuto modo di vedere qualche minuto del film in anteprima e di incontrare, assieme ad altri giornalisti, la produttrice del film Osnat Shurer.
Ecco cosa ci ha rivelato:
  • Nella pellicola hanno una grande importanza le voci. Come avete scelto il cast vocale? Gli attori assomigliano molto ai due protagonisti, vi siete ispirati alla loro fisicità, in particolare a The Rock?
OS: “Nel cast vocale inglese siamo stati veramente fortunati. Per Maui abbiamo sempre avuto in mente Dwayne Johnson, che è un bravo attore ed è straordinario ad improvvisare. Ha inoltre origini per metà samoane ed ha un portamento esagerato come Maui. Non avevamo un piano B, doveva essere lui. Per Vaiana invece abbiamo fatto una casting call globale. Stavamo per chiudere il concorso, avevamo sentito centinaia di voci, e il nostro casting director si è ricordato di una voce che aveva ascoltato ad un evento no profit, quindi ha chiamato sua mamma e le ha chiesto di venire a fare un’audizione. Così abbiamo scoperto Auli’i Cravalho e siamo stati subito convinti. La cosa sorprendente è stata la somiglianza dell’attrice con Vaiana, che è completamente casuale. Pensate che la nostra protagonista ha 16 anni e Auli’i compirà quest’età esattamente il giorno dell’uscita del film.”
  • Il mare è un personaggio a tutti gli effetti. Come avete fatto ad animarlo?
OS: “Chi conosce l’animazione sa quanto sia difficile ricreare i liquidi. L’acqua è presente nell’85% delle scene di Oceania, abbiamo quindi lavorato su tre fronti per animare l’oceano: è stato creato un programma per realizzare gli effetti del mare visto da lontano, uno per il mare osservato da mezza distanza e infine visto da vicino. Solitamente i personaggi vengono animati e poi vengono applicati gli effetti ambientali e di movimento. Per Oceania abbiamo lavorato in parallelo tra questi due settori considerando l’acqua come un vero e proprio personaggio da animare.”
  • Che differenze ci sono, a livello creativo, tra Disney e Pixar?
OS: “Ho lavorato alla Pixar prima di arrivare alla Disney e devo dire che l’unica differenza sono i registi. John Lasseter è a capo di entrambi gli studios e in entrambe le case ciò che guida le storie è la visione registica. Penso che siano molto simili, l’unica differenza sono le persone che lavorano all’interno.”
  • Come avete animato i tatuaggi di Maui?
OS: “I tatuaggi sono stati animati con una tecnica tradizionale, con disegni a mano e non in CGI. Sono nati da una combinazione delle due tecniche. Un grosso problema che abbiamo avuto è stato rendere l’idea del tatuaggio come se fosse disegnato nella pelle e non sopra la pelle. Abbiamo lavorato molto per rendere questo effetto straordinario.”
Osnat Shurer ha poi dichiarato:
“E’ una storia ambientata moltissimi anni fa ma con un tocco contemporaneo. La nostra speranza come filmmakers era quella di creare una storia universale che rendesse anche omaggio alle bellissime popolazioni delle isole del Pacifico che ci hanno ispirato in questa avventura”.
Gabriele Lingiardi