ANT-MAN AND THE WASP: QUANTUMANIA APRE LA FASE 5 DEL MCU. Funziona? Ve lo spieghiamo nella recensione.

Bentrovati, Cineavatariani! Oggi parliamo di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, un piccolo film, oppure di un film grandissimo, dipende da che particella Pym state utilizzando.

DI COSA PARLA ANT-MAN AND THE WASP QUANTUMANIA?

Il cinecomic di Peyton Reed, 31esimo progetto del MCU, ci riporta nella quotidianità di Scott Lang, nei suoi successi e nei suoi fallimenti (i primi col costume, i secondi senza).
La figlia che ha salvato, ma non cresciuto, si mette continuamente nei guai a causa dei suoi ideali, ideali che Scott sembra aver dimenticato e che ritorneranno a galla a causa di una malaugurata gita nel Regno Quantico provocata da uno dei suddetti “guai”.
Gita che, come sappiamo, incrocerà il cammino del (dei?) nuovo grande villain MCU: il minaccioso Kang.

Ant-Man 3 sarà la versione Marvel di Dune di Jodorowsky.
I protagonisti di Ant-Man and the Wasp Quantumania recensione

COM’È IL FILM?

Ant-Man and the Wasp: Quantumania è promosso, anche se non a pieni voti. Si posiziona sicuramente ad un livello più alto rispetto al tiepido sequel del 2018 e anche alla spassosa origin story del piccolo Avenger.
Visivamente entusiasmante, sufficientemente coeso nei toni e nei bilanciamenti, il film scorre molto piacevolmente soprattutto quando si prende il tempo che merita il bizzarro world building di una dimensione ancora troppo misteriosa per il grande pubblico.
Prove attoriali solide ma non eccelse (insomma, nei limiti di un film di genere senza immense ambizioni) e sufficiente acquolina in bocca per capire dove ci porterà in futuro la lotta contro Kang.

IL PERNO DI ANT-MAN AND THE WASP QUANTUMANIA È…

Sostanzialmente, Scott viene messo di fronte ad una scelta, che ancora una volta coinvolge un oggetto, una “missione” e la capacità di discernere cosa sacrificare e per chi.

Il Kang di un istrionico Jonathan Majors è il motore della narrativa, nel detto ma soprattutto nel non-detto, così come (per l’ennesima volta, ma va molto bene così) la volontà dei Marvel Studios di misurarsi con la difficile impresa della genitorialità, in particolar modo se espressa in mezzo alle insensatezze della “vita da supereroe”.

Kang nel film Ant-Man and the Wasp: Quantumania recensione

COM’È RISPETTO AL RESTO DEL MCU?

Non si posiziona altissimo nella incredibilmente inutile classifica dei migliori film Marvel, ma il comparto visivo, sonoro e il concept design (per non parlare del creature design!) valgono da soli il prezzo del biglietto. Se vuoi avere un assaggio della maestosità visiva guarda qui il trailer.

Il fatto che non sia un capolavoro indimenticabile probabilmente taglierà un po’ le gambe al botteghino sul lungo periodo e, questo, potrebbe essere un problema per l’abbrivio di questa nuova Fase.

COME LO DESCRIVEREI A QUALCUNO CHE NON CONOSCE IL GENERE?

“I personaggi della Storia Infinita sotto steroidi lottano assieme ad un supereroe moderatamente famoso e alla sua moderatamente serena famiglia contro un dittatore narcisista e virtualmente imbattibile”.
La battuta sul film di Petersen è voluta e ampiamente giustificata.
Erano decenni che non vedevo una tale folle metodicità nel disegnare creature bizzarre e “altre”!