Le prime proiezioni stampa di Tenet hanno diviso la critica, non è una novità quando il regista è Christopher Nolan

I giornalisti delle più grandi testate che per primi hanno potuto ammirare Tenet di Nolan non ci sono andati leggeri: le due fazioni “pro” e “contro” sono in pari numero e hanno analizzato da ogni angolo l’opera più enigmatica del regista britannico.

Quello che state per leggere sono degli estratti delle recensioni, a voi il primo giudizio.

Guy Lodge di Variety:

Tenet è una cornucopia concreta di caos e minaccia globale, in cui la sopravvivenza dell’umanità dipende dalla piccola questione di rimodellare il tempo e lo spazio, “Tenet” si adatta bene al contesto storico attuale di grande ansia. […] La pura e semplice meticolosità dell’estetica d’azione su tela di Nolan è avvincente, quasi a compensare i fili vaganti e i paradossi della sua sceneggiatura – o forse semplicemente a sottolineare che non contano poi così tanto. Tenet non è il Santo Graal, ma nonostante il suo aspetto severo e solenne, rimane un intrattenimento da capogiro, vasto e stravagante che mescola vecchia e nuova scuola.”

Leslie Felperin di The Hollywood Reporter:

“Tenet è un megatone di pressione per un film di fantascienza action con un attore protagonista poco conosciuto (John David Washington di BlacKkKlansman, affascinante ma un po’ noioso) […] Come la parola Xanax, il titolo di Tenet è un palindromo, e come lo Xanax, Tenet ti fa sentire fluttuante, ipnotizzato e, in un certo senso, rasserenato dal suo spettacolo – ma anche talmente nuvoloso nella testa che l’unica opzione è rilassarsi e lasciarsi andare in giro come un pallone aerostatico, sbalorditi dalla tiepida brezza di mare.”

Jessica Kiang del New York Times:

Il film è senza dubbio piacevole, ma la sua vertiginosa grandiosità serve solo a sottolineare la fragilità della carica cervellotica. Non sarebbe una critica se parlassimo di un altro blockbuster. Ma Nolan, da diversi campi di football che esplodono, è il primo autore dell’intelletto, che combina l’ingegnosità visiva da popcorn con tutte le soddisfazioni tranquille di un sudoku di medio livello. […] Tenet abbaglia i sensi, ma non muove il cuore. Una critica comune a tutti i film originali di Nolan”

Mike McCahill di Indiewire

Guardare Tenet è come assistere a un sermone sulla montagna predicato da un salvatore che parla esclusivamente di indovinelli cupi e prolissi. Ogni timore è appiattito dalle domande successive. […] Tenet è un film grande e ambizioso, ma Nolan è preso dalle sue stesse macchinazioni più che mai.”

Catherine Shoard di The Guardian è stata ancora più severa:

Tenet non è un film per cui vale la pena di affrontare un viaggio per vederlo sul grande schiermo […] Non sono nemmeno sicura che, tra cinque anni, varrà la pena di restare svegli per vederlo in televisione. Il solo dirlo è molto triste, forse eretico. ”

di Empire:

Perché se un film di Christopher Nolan non sembra la fine del mondo, allora c’è qualcosa che non va. E questa è davvero la fine del mondo. […] Nolan ha realizzato il suo film di James Bond, prendendo in prestito tutto quello che gli piaceva e buttando via tutto quello che non ha, poi “Nolizzandolo”.”

Queste recensioni sono solo un assaggio di quello che senza dubbio è una vera esperienza visiva, lontana da ogni logica legata alla scrittura. Tenet divide perché è Nolan a dividere ogni volta, critica e il suo stesso pubblico.

Il debutto italiano del 26 agosto è alle porte e siamo tutti invitati ad andare nei cinema in sicurezza con le attuali disposizioni ministeriali.

IL CAST ARTISTICO

Nel cast figurano John David WashingtonRobert PattinsonElizabeth DebickiAaron Taylor-JohnsonKenneth Branagh, Sir Michael Caine (alla sua ottava collaborazione con Nolan) e Himesh Patel (protagonista del Yesterday di Danny Boyle e di The Aeronauts).

IL CAST TECNICO

In produzione troviamo lo stesso Nolan con Emma Thomas, mentre Thomas Hayslip è il produttore esecutivo. Il direttore della fotografia è Hoyte van Hoytema, con cui ha già lavorato in Interstellar e Dunkirk; lo scenografo è Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore degli effetti speciali Andrew Jackson.

Dopo 15 anni il sodalizio con Hans Zimmer sembra essersi concluso: ad occuparsi della colonna sonora è il premio Oscar per le musiche di Black Panther Ludwig Göransson.