U.S. Palmese è il nuovo film dei fratelli Manetti presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public, scritto dai registi insieme a Emiliano Rubbi (Go Home – A casa loro) e Luna Gualano (La guerra del Tiburtino III).

Di cosa parla U.S. Palmese?
Nella città di Palmi in provincia di Reggio Calabria il pensionato don Vincenzo elabora un piano per risollevare le sorti della U.S. Palmese, la squadra di calcio locale: ingaggiare Etienne Morville, uno dei calciatori più forti del momento ma con una pessima reputazione, attraverso una colletta cittadina. Il piano folle va sorprendentemente in porto e il calciatore parigino si trova costretto a giocare come dilettante per salvare la sua immagine e la sua carriera.
Com’è U.S. Palmese?
Dopo la trilogia ispirata al fumetto delle sorelle Giussani, con l’ultimo film Diabolik – Chi sei? (presentato proprio alla Festa del Cinema 2023), era da Ammore e malavita che i Manetti Bros. non comparivano sul grande schermo con un’opera così originale, ambientata in Calabria, terra della propria madre. Nello stile ironico che caratterizza i loro film di successo, i Manetti mettono in scena una commedia dei contrasti tipica del cinema italiano, tra Luca Miniero e Gennaro Nunziante, arricchendola con il tema calcistico sempre molto apprezzato dal pubblico.
Gli autori propongono una commedia di stampo tradizionale giocando con gli stereotipi, in modo non particolarmente innovativo. Da un lato c’è il goleador tutto genio e sregolatezza, che parcheggia nei posti riservati ai disabili perché tanto può pagare qualsiasi multa, strafottente e testa calda, bisognoso di redenzione sull’esempio de Il campione di Leonardo D’Agostini; dall’altro il paesino del sud Italia abitato da personaggi pittoreschi e ottusi in cui il calcio conta di più della rimessa in funzione dell’ospedale. I contrasti suscitano un’ilarità anche un po’ amara, con la rappresentazione ormai un po’ trita di un meridione umile ma di cuore, accogliente ma non fesso.
In ogni caso il lungometraggio può offrire anche degli spunti di riflessione sulla passione calcistica come metafora di pulsione vitale, in grado di accomunare anche chi parla lingue diverse. In fondo anche il papabile pallone d’oro proviene dalle banlieues che, sembrano dirci gli autori, non sono poi tanto diverse dalla provincia calabrese.
Gli elementi del film che funzionano maggiormente sono senza dubbio il suo cast, in particolare Rocco Papaleo sempre a suo agio nei ruoli comici, ma anche Max Mazzotta (Paz!, Freaks Out) nel ruolo dello stravagante allenatore della U.S. Palmese, Gianfelice Imparato e la giovane Lisa Do Couto Teixeira.

Per chi è questo film?
Il lungometraggio si rivolge a un pubblico generalista, inserendosi in quel filone di commedie italiane tradizionali con riferimenti alla contemporaneità. La stravagante premessa del film riesce in ogni caso a creare contrasti tutto sommato divertenti, anche se non particolarmente originali, con un’ironia anche critica nei confronti del mondo del calcio contemporaneo.
Il film uscirà nelle sale italiane nel marzo 2025.
Fonte immagini: Festa del Cinema di Roma