La recensione di Only Deads, il cortometraggio di Giulio Golfieri

Only Deads è un cortometraggio di genere thriller-erotico, della durata di 12 minuti, girato dal regista veneto Giulio Golfieri.

L’opera di Golfieri ha già ricevuto dei riconoscimenti in Italia e all’estero. Il corto è stato selezionato, tra gli altri, al FIPILI Horror Festival, all’Hacker Porn Film Festival, ha vinto la menzione d’onore all’Horror Island Film Festival, al Ribalta Experimental Film Festival e al Floripa Que Horror. È tuttora in corsa per un premio alla prima edizione del prestigioso Vespertilio Awards di Roma.

Un progetto coraggioso

A una prima visione del cortometraggio, risalta subito una certa preponderanza del contenuto erotico rispetto a quello horror-thriller. Golfieri, coraggiosamente, non ha nessun timore di esporre (con classe e raffinatezza) sia il corpo femminile che quello maschile completamente senza veli. Non solo: ci mostra l’atto della masturbazione maschile, dettaglio assolutamente funzionale alla trama (quindi non gratuito). Per essere un cortometraggio indie realizzato in Italia, tutto ciò rappresenta quasi un unicum.

La sceneggiatura, abbastanza semplice e lineare, non è l’oggetto principale su cui si basa l’attrattiva che suscita Only Deads. Piuttosto che sulla storia il regista si concentra sulla composizione delle immagini, aiutato dalla fotografia algida ed elegante (che ricorda vagamente quella dei film di Refn) di Leonardo Golfieri. Il tocco della mdp è sempre sinuoso, rallentato, piacevolmente intrigante, e contribuisce a dare all’opera un mood trasognato, sulfureo e ammaliante.

only deads recensione

Only Deads fa il verso in modo evidente alla nota e chiacchieratissima piattaforma di OnlyFans: l’obiettivo però di contestare un certo tipo di social e della fauna che lo popola rimane volutamente in superficie. Si possono apprezzare invece, senza spoilerare troppo, un paio di idee molto riuscite: il drone-voyeur e l’uso particolare di alcune lucine natalizie.

Peccato per il finale orrorifico, troppo frettoloso e scontato, che ridimensiona un po’ l’impatto positivo e “rivoluzionario” dell’opera.

Only Deads è un buon cortometraggio, ottimamente girato e fotografato, sicuramente provocatorio e libero dalle costrizioni del politicamente corretto, come raramente si vede nell’asfittico panorama degli short movies tricolori. Essendo un low budget, non è esente da difetti (soprattutto nella chiusa finale e nella sceneggiatura), ma merita di essere visto e divulgato.