L’attrice ha citato la Walt Disney in giudizio, rea di averle fatto perdere milioni di dollari con l’uscita simultanea in sale e su Disney Plus di “Black Widow”

 

L’attrice Scarlett Johansson ha intentato una causa milionaria contro la Walt Disney che si protarrà per molto tempo, galeotto fu Black Widow potremmo dire. Giovedì scorso ha depositato una citazione contro la casa di Topolino presso la Corte Superiore di Los Angeles, sostenendo che il suo contratto è stato violato nel momento in Black Widow è stato rilasciato in contemporanea nelle sale e sulla piattaforma Disney+.

La Disney ha intenzionalmente indotto la Marvel a violare l’accordo, senza giustificazione, al fine di impedire alla signorina Johansson di realizzare il pieno beneficio del suo accordo con la Marvel“, si legge nella causa.

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Nell’accordo contrattuale della Johansson si parlava di una percentuale bonus sui guadagni dell’esclusiva cinematografica, ma dal momento in cui Disney non ha mantenuto i patti, facendolo uscire sulla sua piattaforma in contemporanea, e non a 90/120 giorni come da contratto, l’attrice ci ha rimesso diversi milioni di dollari (si parla di 50 milioni di dollari).

Un portavoce della Disney ha dichiarato che la causa della Johansson non ha alcun merito ed è “particolarmente triste e angosciante nel suo insensibile disinteresse per gli orribili e prolungati effetti globali della pandemia Covid-19“. La major ha continuato che “ha pienamente rispettato il contratto della signora Johansson e inoltre, l’uscita di Black Widow su Disney+ con Premier Access ha aumentato significativamente i suoi introiti sui 20 milioni di dollari che ha ricevuto fino ad oggi di cachet“.

Non sarà sicuramente l’ultimo caso in cui un talento di Hollywood si oppone alla Disney e chiarisce che, per quanto la company possa fare finta di nulla, ha l’obbligo legale di onorare i suoi contratti“, ha detto John Berlinski, un avvocato della Kasowitz Benson Torres LLP che rappresenta la Johansson.

L’accusa ha dichiarato che l’intento della Disney è quella di volere sottrarre il pubblico dai cinema per dirottarlo verso il suo canale di streaming, con l’obiettivo di far crescere il numero dei suoi utenti e di tenersi per sé gran parte degli incassi. Il team di avvocati dell’attrice hanno aggiunto che le richieste di rinegoziamento contrattuale dopo l’annuncio che il film sarebbe uscito in simultanea nei cinema e su Disney+ erano state ignorate.

In tutto questo Kevin Feige sarebbe “arrabbiato e imbarazzato“, ha riportato su The Hollywood Reporter Matt Belloni. Arrabbiato con Disney per non avere rispettato i patti contrattuali, avendo chiesto che il film uscisse in esclusiva nelle sale; imbarazzato per quanto è successo con la Johansson, che è di casa Marvel da oltre 11 anni, quando debuttò in Iron Man 2.

“Da uomo di affari non è incline a lotte aziendali a colpi di urla…Ha fatto pressione alla Disney per il plan di uscita di Black Widow, ribadendo la sua preferenza a un’esclusiva per il grande schermo. E poi, quando la squadra di Johansson ha minacciato una causa, ha detto che la Disney dovrà assolutamente risolvere la questione con lei“.

I colleghi marveliani non si sono ancora espressi, tranne Dave Bautista che ha postato un tweet ironico dai toni criptici.

Gli ho detto che avrebbero dovuto fare un film su Drax ma noooooo!

La Johansson è parte integrante dell’universo Marvel da quando è apparsa come Vedova Nera in Iron Man 2 del 2010. La sua presenza è cresciuta sempre di più negli anni ed ha trovato il suo posto negli Avengers. La sua fine la conoscete tutti se avete visto Endgame, infatti il film di Cate Shortland si posiziona a cavallo dei fatti di Captain America: Civil War.

 

Fonte: Wall Street Journal