La notte degli Oscar® 2016 si terrà a fine febbraio eppure già dal mese di dicembre 2015 piovono premi. Fossi un lettore mediamente interessato alla settima arte, di quelli che cercano sul web una guida per districarsi tra le nuove proposte, che ogni settimana arrivano in sala, a questo punto sarei in stato confusionale. C’è stato un vero bombardamento mediatico, un susseguirsi di nomination, sorrisi e ringraziamenti con statuette luccicanti tra le mani ma, alla fine, chi sta davvero dominando la scena?
Cerchiamo di fare ordine in vista della serata più importante dell’anno, quella in cui l’Academy proclamerà i suoi vincitori, che agli occhi del mondo diverranno gli unici trionfatori della stagione appena conclusasi.
Dopo che critica, pubblico, associazioni di categoria (non per forza a stelle e strisce), hanno detto la loro, ecco le opere sopravvissute alla selezione, destinate a rimanere sotto i riflettori un altro mese.
Il più recente è Spotlight (da noi solo a metà febbraio) dedicato al giornalismo di inchiesta e al caso, seguito da un gruppo di cronisti del The Boston Globe, di un arcivescovo accusato di aver coperto casi di pedofilia nelle sue parrocchie. Sceneggiatura e un cast di fuori classe (Mark Ruffalo, Michael Keaton, Liev Schreiber e Stanley Tucci, solo per citarne alcuni) lo portano in cima alla lista dei film da premiare.
The Revenant – Redivivo è, invece, l’ennesima conferma che Alejandro González Iñárritu sia brillante, dotato d’immensa chiarezza mentale e abbia abilità superiori alla media. Ogni pellicola che confeziona il regista messicano è un trionfo di luci, recitazione e idee. Qui è riuscito a far fare cose incredibili a Leonardo DiCaprio e, soprattutto, ci ha regalato un Tom Hardy/John Fitzgerald che non dimenticheremo facilmente.
Le opere che a sorpresa stanno mettendo nell’ombra ottimi lavori, come Carol e La grande Scommessa (con il quartetto Bale-Gosling-Carell-Pitt), sono Room, il dramma che ha portato nell’olimpo delle star Brie Larson, qui nei panni di una madre segregata con il figlio in una stanza per anni (una di quelle prove claustrofobiche e emotivamente coinvolgenti che fanno emergere le doti recitative nascoste), e Mad Max: Fury Road. Dopo la prima esplosiva lo scorso maggio al festival di Cannes, dove la crème della critica mondiale si era lanciata in applausi e cori da stadio, non avrei immaginato che GeorgeMiller riuscisse a convincere con la sua storia ricca di fuochi d’artificio, l’intellighenzia globale sino a solleticare l’Academy. Bravò!
Chiudiamo con la segnalazione di un trio che sembra destinato a non avere rivali: SylvesterStallone (per Creed), Inside out l’animazione di Disney che esplora le emozionie Il Figlio di Saul, del debuttante regista ungherese László Nemes. Miglior attore non protagonista, migliore animazione e miglior film straniero sino ad ora sono sempre loro.
Per concludere, quindi, i film da non perdere, se vogliamo stare al passo con gli articoli e le trasmissioni in abito da sera, sono sei (di cui quattro su grande schermo e due già disponibli in dvd). Al cinema: Revenant – Redivivo (ora sotto casa), Il figlio di Saul (da giovedì 21 gennaio) Il caso Spotlight (dal 18 febbraio) e Room (3 marzo). Mentre Inside Out e Mad Max: Fury Road si possono vedere rimanendo sul divano.