Alberto Barbera Direttore Artistico di Venezia per il biennio 2025/2026

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Il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, ha approvato la nomina di Alberto Barbera per l’incarico di Direttore Artistico del Settore Cinema per gli anni 2025 e 2026

Alberto Barbera, il cui mandato di Direttore Artistico deliberato nel 2020 dal precedente Consiglio di Amministrazione scade dopo la prossima 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2024), è stato nominato per i successivi due anni 2025 e 2026 in considerazione dei risultati ottenuti nella riconosciuta qualità delle selezioni, nella scoperta e nel lancio internazionale di nuovi talenti, nella diffusione e nella crescita della cultura cinematografica e nell’ampliamento del pubblico, risultati da perseguire anche nel prossimo biennio.

“Ho provato immediata sintonia con Alberto Barbera – ha dichiarato il Presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco – e ho grande rispetto per la competenza, la professionalità e la passione da lui dimostrate negli anni alla conduzione della Mostra d’Arte Cinematografica tali da riuscire ad accrescere il prestigio del più antico festival al mondo. Sono vivamente lieto che La Biennale di Venezia possa proseguire con lui questo percorso.”

Alberto Barbera è Direttore Artistico del Settore Cinema della Biennale di Venezia dal 2012 a oggi, e in precedenza lo è stato dal 1998 al 2001. Nel 2022 gli è stato riconosciuto il Tributo speciale dai Gotham Awards di New York. Nel 2021 gli è stato conferito dalla storica rivista Variety l’International Achievement in Film Award. Entrambi i riconoscimenti sono stati attribuiti allo stesso tempo a La Biennale di Venezia. Dal 2020 fa parte dell’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, che attribuisce i premi Oscar. Dal 2019 è stato inserito da Variety fra le 500 persone più influenti al mondo dell’industria dello spettacolo. Nel 2000 è stato insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres, riconoscimento culturale della Repubblica Francese.

Fonte e immagine: LBdV