BBC film in uscita al cinema

I FILM IN USCITA AL CINEMA IL 5 MAGGIO
Come ogni settimana, torna l’appuntamento con “Il Bello, Il Brutto, Il Cattivo”, la rubrica dinamica e veloce con consigli mirati, pungenti ed efficaci per guidarvi alla scoperta dei film più significativi e delle novità cinematografiche del momento.
FILM IN EVIDENZA
CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR (in sala dal 4 maggio)
di Anthony Russo e Joe Russo con Chris Evans, Robert Downey Jr.,Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Jeremy Renner, Daniel Bruehl, Frank Grillo, Don Cheadle, Paul Bettany, Chadwick Boseman,Anthony Mackie, Tom Holland, Elizabeth Olsen, Paul Rudd, Emily Vancamp, Martin Freeman, William Hurt, Marisa Tomei, John Slattery, Alfre Woodard, Hope Davis
(cinecomic)
Reduci dal metallico e roboante Captain America: The Winter Soldier, i fratelli Anthony e Joe Russo tornano dietro la macchina da presa per raccontare il sisma intestino e la parabola scissionista degli Avengers nel detonante Captain America: Civil War. Lo scontro civile nasce da una sintassi logica, da un tema di ordine pubblico e istituzionale, che ripone il fulcro delle sue intenzioni nella regolamentazione del modus operandi dei supereroi e nel loro intervento sul campo in caso di forza maggiore. Da organizzazione privata a congregazione di vigilanti al servizio della propria nazione, i Vendicatori si trovano di fronte all’inevitabile decisione di firmare o meno un accordo con lo stato americano, il patto di Sokovia, che ne disciplina il loro utilizzo esclusivamente nei casi indicati nell’intesa.
Divisi tra la deferenza di un nuovo modello di sicurezza e il rifiuto di una sottomissione forzata che ne implica la libertà, Tony Stark e Steve Rogers comandano i ranghi di due fazioni rivali che si combattono per una questione più ideologica e concettuale che pragmatica. L’ago della bilancia è Il Soldato d’Inverno, Bucky Barnes, il cui ascendente verso Cap è talmente forte da oscurare la razionalità delle sue azioni. Gli amici diventano nemici e i colpi inflitti sono dolorosi, tristi, traumatici. Il duello fisico si eclissa dietro a una riflessione puramente  emotiva e psicologica, ristretta al solo collettivo di supereroi, che domina l’intera narrazione a discapito della spettacolarizzazione nella messa in scena.
Civil War è un blockbuster ambizioso ed energico, calibrato nelle scelte registiche e nella sceneggiatura, più completo e solido rispetto ai suoi predecessori, ma inflazionato nella sua complessità, considerando il panorama attuale dei cinecomic ormai saturo di idee. L’orgoglio dell’uomo idealizzato americano rappresenta il risvolto moralistico di una pellicola aperta ad una visione più estesa che trascende il genere cinefumettistico e diviene metafora della nostra società. Azzerate le aspettative, dimenticate i trailer, godetevi ‪i personaggi e le new entry Spider-Man e ‪‎Pantera Nera. Deciso e compiuto.
IL TRADITORE TIPO
di Susanna White con Ewan McGregor, Damian Lewis, Stellan Skarsgård, Naomie Harris
(thriller, spionistico)
L’operazione di adattare un romanzo sul grande schermo è un compito difficile ma di ordinaria amministrazione per gli sceneggiatori contemporanei che, complice la carenza di soggetti originali o la copiosità di storie analoghe già ampiamente raccontate, si trovano a dover lavorare su copioni che traggono ispirazione dalle pagine nate dall’estro creativo degli scrittori. È questo il caso de Il Traditore Tipo, trasposizione dell’opera letteraria maestro britannico di spy stories John le Carrè, che gioca con la suspence e dilaziona il tempo filmico mantenendo un ritmo moderato, senza eccedere in parentesi esplosive o scene d’azione al cardiopalma che contraddistinguono generalmente le pellicole aderenti a questo genere.
Il film ruota attorno alla vicenda di Perry (Ewan McGregor) e Gail (Naomie Harris), una coppia inglese in vacanza a Marrakesh che stringe amicizia con un uomo d’affari di nome Dima (Stellan Skarsgård). L’appariscente individuo si rivela essere un boss della mafia russa e chiede aiuto ai due coniugi per fornire informazioni altamente top secret sul riciclaggio di denaro sporco all’MI6, i quali si trovano coinvolti in un vero e proprio intrigo politico internazionale. Sulla scia dell’intenso La Spia con uno straordinario Philippe Seymour Hoffman, Il Traditore Tipo si avvale di uno scudo emotivamente impermeabile che crea una sorta di distacco con il pubblico e lascia spazio all’impronta estetica della regista, sostenuta da una fotografia attenta nel catturare i dettagli ed evidenziare le espressioni dei protagonisti. Misurato.
AL DI LA’ DELLE MONTAGNE
di Jia Zhangke con Zhao Tao, Yi Zhang, Jing Dong Liang, Zijian Dong, Sylvia Chang
(drammatico)
In concorso per la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2015 e selezionato al Toronto Film Festival, arriva in Italia l’ultima fatica del regista cinese Jia Zhangke, Al di là delle Montagne.
A Fenyang, in Cina, due amici d’infanzia di nome Zhang e Liangzi sono affascinati dalla bellezza di Tao, una giovane donna alla quale fanno la corte. Combattuta tra i due uomini, Tao si trova ad affrontare una scelta che influirà inevitabilmente sulla sua esistenza. Nell’arco di un quarto di secolo, il film fotografa una Cina in profonda evoluzione e l’Australia come terra promessa, mostrando sogni, speranze e desideri dei personaggi in balia del loro destino.
Virtuoso delle immagini ed espressionista della realtà il maestro orientale Jia Zhangke, vincitore a Venezia con il suo Still Life, dipinge un quadro epocale sviluppato nell’arco di tre decenni diventando testimone di un processo di metamorfosi e cambiamento sociale in Cina che funge da contorno ad una parabola d’amore ricca di emozioni e armoniose sensazioni, visibili negli occhi dei protagonisti. Il cinema di Zhangke è un trionfo di suggestioni, l’introspezione naturale dei sentimenti che pervadono l’animo umano, un metronomo sospeso tra realtà e illusione in rapporto all’approccio estetico e ad una poetica in bilico fra racconto di finzione e documentario. Vibrante e imperfetto, Al di là delle Montagne corre lungo i binari del tempo riflettendo sul presente, il passato e il futuro con padronanza sensibilità e efficacia narrativa. Coraggioso e toccante.
ROBINSON CRUSOE
di Ben Stassen e Vincent Kesteloot
(commedia d’animazione)
C’era una volta un esploratore, un giovane che voleva viaggiare per terra e per mare, e diventare un abile cartografo: il suo nome era Robinson Crusoe. Imbarcatosi su un mercantile per andare alla ventura, un brutto giorno finisce alla deriva e si risveglia, stordito e disorientato, sulla battigia di un isolotto tropicale abitato da un ristretto gruppo di animali tra cui il pappagallo Martedì, il suo primo vero alleato.
Vi siete mai domandati come sarebbe stata l’avventura nata dalla penna di Daniel Defoe se fosse stata narrata dal punto di vista di chi viveva in quell’angolo di mondo? I registi Ben Stassen e Vincent Kesteloot se lo sono chiesti e hanno creato Robinson Crusoe, un cartone animato variopinto e gioioso che, tra un sorriso e l’altro, ci ricorda come tutte le difficoltà si possano superare grazie al coraggio, alla volontà e allo spirito di squadra. L’importanza dell’amicizia e della fiducia in se stessi  è, infatti, la grande lezione con cui rincasiamo.
Robinson Crusoe è un film consigliato a chiunque sia alla ricerca di evasione, ami i lungometraggi di animazione, voglia andare al cinema con tutta la famiglia, e sia curioso di scoprire cosa ne pensava la fauna locale dell’arrivo del più famoso naufrago della letteratura per ragazzi. Colorato e brioso.

FLORIDA
di Philippe Le Guay con Jean Rochefort Claude, Sandrine Kiberlain
(commedia drammatica)
Claude Lherminier è un arzillo pensionato che si diverte a far ammattire le domestiche, che si occupano di lui durante la settimana, e la figlia Carole durante il weekend. La stessa figlia che porta avanti l’azienda di famiglia, che ha cresciuto un figlio da sola, che a fatica si ritaglia una vita privata e che ora dovrà affrontare la prova più difficile: la vecchiaia del padre.
Presentato la scorsa estate al Festival del Film Locarno, FLORIDA è il nuovo lavoro diretto da Philippe Le Guay (il regista di Molière in bicicletta) ed è un’opera dalla risata triste e malinconica che ci ricorda con dolcezza quanto la vita sia meravigliosa ma spietata: un giorno sei brillante, il successivo torni bambino.
Ancora una volta il regista francese ci delizia con un racconto intelligente e discreto che focalizza sul rapporto padre/figlio e sulle difficoltà della vecchiaia. La prova più grande l’ha dovuta affrontare l’attore ottantacinquenne (!) Jean Rochefort che si è ritrovato a interpretare il ruolo di un coetaneo alle prese con solitudine, dolore e perdita di memoria. La sua è stata una trasformazione toccante e fondamentale per la riuscita di una pellicola che in mano ad altri avrebbe potuto trasformarsi in banale e distratta. Gentile e maturo.

STONEWALL
di Roland Emmerich con Jeremy Irvine, Jonathan Rhys-Meyers, Ron Perlman, Joey King
(drammatico)
In attesa di conoscere il destino dell’umanità nell’catastrofico Independence Day: Rigenerazione, sequel del cult di fantascienza del 1996, il regista Roland Emmerich si concede una pausa dall’universo dei blockbuster per firmare una pellicola d’autore di richiamo culturale che riporta in auge le vicende di un gruppo di ragazzi che si riunirono per dare il via al movimento per i diritti omosessuali, noti come i “moti di Stonewall”.
Danny Winters (Jeremy Irvine) è un giovane proveniente da un paesino dell’Indiana: quando rivelerà alla famiglia di essere omosessuale la sua vita non sarà più la stessa. Emarginato e affranto dal dolore, Danny abbandona la sua città per recarsi a New York, dove si avvicina allo Stonewall Inn, famoso locale di ritrovo nel  Village. Scaraventato in una realtà completamente diversa, il ragazzo viene accolto da alcuni giovani con i quali vive attivamente le calunnie e le discriminazioni esercitate dalla polizia sulla comunità gay, fino al giorno in cui la loro tolleranza avrà fine. Motivati da un volontà comune di libertà e da un ideale di uguaglianza, il 28 giugno del 1969, numerosi gay, lesbiche, drag queen e transessuali si ribellano alle forze dell’ordine in uno scontro epocale che segnerà la storia dei diritti civili.
Con un indirizzo diretto e preciso, Emmerich mette il suo stile al servizio della narrazione per raccontare una triste realtà del nostro passato componendo un dramma di formazione che stupisce per l’approccio marcato e impattante con cui si rivolge al grande pubblico. Ricalcando l’immaginario di film come Milk di Gus Van Sant e del più recente Selma, Stonewall è una pellicola che si avvale dell’artificio cinematografico per romanzare un episodio storico, perorando una causa e dimostrando un forte senso di coinvolgimento e trasporto per i fatti accaduti. Grintoso.
ALTRI FILM IN USCITA
MICROBO & GASOLINA
di Michel Gondry con Ange Dargent, Théophile Baquet, Diane Besnier, Audrey Tautou, Vincent Lamoureux
(commedia)
Microbo è un ragazzino timido, che si perde spesso nei suoi disegni. Gasolina è un ragazzo brillante e pieno di inventiva, che arriva a scuola a metà dell’anno scolastico. I due diventano subito grandi amici. Si avvicinano le vacanze estive e nessuno dei due ha voglia di passarle con la propria famiglia. Con il motore di un tosaerba e qualche asse di legno, si costruiscono la loro “automobile” e partono all’avventura sulle strade della Francia…
IL MINISTRO
di Giorgio Amato con Gianmarco Tognazzi, Alessia Barela, Edoardo Pesce, Fortunato Cerlino
(commedia nera)
Franco Lucci è un imprenditore sull’orlo della bancarotta. La salvezza della sua società è appesa a un grosso appalto pubblico che potrebbe ottenere grazie all’intervento di un Ministro del quale è diventato amico e che ha invitato a cena. Insieme a Michele, suo socio e cognato, Franco ha organizzato la serata perfetta: oltre a pagargli una cospicua tangente, i due gli fanno trovare una ragazza disposta ad andare a letto con lui. Il tutto sotto gli occhi di Rita, la moglie di Franco, che cerca di assecondare il marito in questo ultimo disperato tentativo per ottenere l’appalto milionario e salvare tutti i loro privilegi. Ma per colpa della ragazza la serata prende una piega inaspettata.
Vissia Menza & Andrea Rurali
Articolo pubblicato anche su MaSeDomani.com
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