andrea ricca
Il regista Andrea Ricca

A seguire potete leggere la nostra intervista al regista Andrea Ricca, autore di numerosi cortometraggi horror/sci-fi e seguitissimo su YouTube. Ecco cosa ci ha raccontato!

Ciao Andrea! Quando, come e con che film nasce la tua passione per il cinema?
Fin da piccolissimo amavo raccontare attraverso le immagini, e con carta e matita disegnavo storie a fumetti. In seguito mio padre cominciò a portarmi al cinema, a vedere soprattutto film Disney, cartoni ma anche live action, come “Il maggiolino tutto matto”. Le pellicole che colpivano la mia immaginazione erano quelle in cui i cartoon interagivano con gli attori dal vero, come ad esempio “Pomi d’ottone e manici di scopa”. In seguito la fantascienza anni ’60 con le creature in stop motion di Ray Harryhausen come “L’isola misteriosa” fece nascere la curiosità per gli effetti speciali.
A 16 anni eri già un disegnatore di fumetti…
Iniziai a disegnare fumetti per i giornalini delle scuole medie e fui notato dai collaboratori del comune di residenza che mi chiamarono a realizzare i disegni di alcune campagne sociali, didattiche e divulgative. In seguito passai al photoshop ed infine mi specializzai nella grafica 3D.
Hai avuto una lunga collaborazione con il Giffoni Fim Festival. Ce ne puoi parlare?
Mi proposi al Giffoni Film Festival creando gratuitamente una sigla in grafica 3D. Da lì partirono collaborazioni per alcune campagne sociali sul tema dell’alimentazione, la realizzazione di sigle per il Festival. Ed anche un corso di Computer Grafica organizzato per la regione Campania.

Dal 1998 cominci a girare cortometraggi, prima di carattere sociale, poi soprattutto horror e sci-fi. A quali sei più legato?
I corti a cui sono più affezionato sono: “The Guardian” perché è stato il primo tentativo di film di genere con effetti in computer grafica. Il video è andato fortunatamente bene, con un’intera pagina dedicata sulla rivista francese “L’Ecran Fantastique”. Anche: “The Furfangs” è quello che ritengo sia andato più vicino all’idea iniziale di trasmettere la tenerezza e l’ingenuità pre-adolescenziale, dei pomeriggi anni ’80 a guardare in tv film fantastici come “Gremlins”“Goonies”. Infine “Aliens Night” è stato uno di quelli che hanno avuto molto riscontro grazie anche ad una maggiore cura della storia e della fotografia.
I tuoi corti sono visualizzatissimi su Youtube. Come spieghi questo grandissimo successo?
Il riscontro positivo, che attualmente supera i 23 milioni di visualizzazioni, non è una cosa prevedibile. Probabilmente un insieme di fattori hanno contribuito, come ad esempio la decisione di realizzare dei piccoli video che avessero la struttura classica dei lungometraggi, con un inizio, uno svolgimento ed una fine, così da dare allo spettatore l’idea di aver assistito ad una storia completa, distaccandosi dallo stereotipo dei corti col finale aperto, o a sorpresa, o che raccontano solo parte di una storia.
the furfangs
The Furfangs di Andrea Ricca
Hai mai pensato di girare un lungometraggio?
Ho pensato di produrre un lungometraggio indipendente di genere a basso budget. Oltre ai mezzi economici occorre comunque il supporto di un’organizzazione. Speriamo in futuro di coinvolgere più persone nella creazione di un gruppo di lavoro.
Quanto è importante la computer grafica nelle tue opere?
Essendo appassionato di blockbusters ed effetti speciali, fin dai tempi della stop-motion, dei modellini e degli animatroni. Le possibilità attuali della tecnologia che consente, data una doverosa preparazione tecnica, di creare effetti con budget limitati, è molto utile per dare vita a creature fantastiche che catturino l’attenzione del pubblico.
Quali sono i tuoi horror e sci-fi preferiti?
I miei horror preferiti sono quelli col sangue fuori campo, ma col thriller e la morale sempre in evidenza, come ad esempio “So cosa hai fatto” o “Urban Legend”. Per la fantascienza metto al primo posto le storie ingenue e manichee degli anni ’50 e quelle apocalittiche anni ’70.
 In particolare, hai un horror italiano preferito?
Nonostante non ami lo splatter, non c’è niente di più terrorizzante per me dei film di Dario Argento.
andrea ricca
Space Monster di Andrea Ricca
Cosa ne pensi dell’attuale scena indipendente italiana legata all’horror?
È una scena molto vivace, piena di appassionati e spero che con internet ci si possa collegare anche con l’estero per produrre storie divertenti ed interessanti.
A quali progetti stai lavorando in questo periodo?
In questo periodo sto promuovendo tutti i miei lavori, visibili gratuitamente sul sito: http://www.andrearicca.it ed in seguito ho alcuni progetti da valutare nell’ambito sci-fi horror con effetti speciali, legati soprattutto a creature venute dallo spazio.