Cupo, avvincente, coraggioso: The Batman di Matt Reeves inquadra l’Uomo Pipistrello da una nuova prospettiva

The Batman di Matt Reeves è un film coraggioso, intrigante e introspettivo. Un cinecomic che ha saputo reinventare la mitologia dell’Uomo Pipistrello raccontandoci il personaggio da una nuova prospettiva. Il “nuovo” Batman è il protagonista di una storia che attinge da varie storyline dei fumetti per poi incrociarle in maniera rispettosa creando così un qualcosa di estremamente differente da tutto ciò che abbiamo visto negli ultimi anni.

Matt Reeves ha creato un racconto solido che passa dai toni del thriller psicologico al noir più cupo fondendoli in una ricetta vincente di dolorosa bellezza.

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Differente è bello

The Batman è un film che ha poco in comune con la maggior parte dei film precedenti legati al personaggio DC grazie ad un approccio inedito al personaggio nella sua veste cinematografica.

Il cinecomic ci risparmia, per l’ennesima volta, la storia della morte dei genitori di Bruce Wayne passando direttamente ad una splendida detective story, quella che forse Batman meritava da tempo. Vediamo così il Cavaliere Oscuro dedicarsi ai primi anni come vigilante approfondendo anche il rapporto con il detective Jim Gordon. È interessante come si assista alla genesi e allo sviluppo del personaggio e come il film si prenda tutti i tempi senza voler tralasciare nulla.

Tra gli elementi che rendono il film di Reeves a tratti sublime, c’è un cast spettacolare. Robert Pattinson è molto convincente nell’interpretare questa versione vulnerabile e molto umana. Pattinson è riuscito a rendere suo Bruce Wayne: abbandona il carisma magnetico del miliardario per diventare un ragazzo triste, schivo e paralizzato dal trauma infantile, in un’interpretazione  brillante. Bruce è un uomo distrutto, arrabbiato e introverso e Pattinson sembra provare lo stesso dolore attraverso il volto contratto e la fisicità provata e stanca.

A brillare per l’intera pellicola sono Zöe Kravitz e Paul Dano, che portano sul grande schermo due versioni incredibili dei loro personaggi. Selina Kyle/Catwoman è astuta e indipendente, ma anche lei si mostra come un personaggio vulnerabile, mossa da un bisogno di vendetta che ribolle nel suo sangue. Dano con il suo Enigmista riesce a creare uno dei migliori antagonisti del Cavaliere Oscuro. La sua versione, più moderna e omicida dell’Enigmista, è terrificante e mette, letteralmente, i brividi.

Da menzionare le buone performance di Colin Farrell, nei panni di un irriconoscibile Pinguino, e Andy Serkis. L’Alfred di Serkis ha un rapporto quasi paterno e molto emotivo nei confronti del giovane Bruce.

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È tutto un equilibrio sopra la follia

Matt Reeves, oltre a una storia eccellente, che non sembra mai perdere la direzione muovendosi a piccoli e sapienti passi, riesce a conciliare una detective story classica e il cinecomic. In questo film la cultura pop si fonde con il cinema d’autore sullo scenario a tinte sature e ombre di Gotham. Gotham City è un vero affresco oscuro della società moderna e delle sue contraddizioni.

Matt Reeves inserisce questi aspetti in un film che non ha paura di prendersi i suoi tempi, quando serve. Se tre ore sono davvero tante, il lungometraggio non affretta mai le cose e indugia per analizzare e soppesare le varie tematiche in gioco. L’azione c’è, arriva prepotente e quasi inaspettata nell’ultimo atto, ma tuttavia la storia resta convincente anche nei suoi momenti più riflessivi.

Bruce Wayne, infatti, non è ancora un uomo, è un ragazzo inquieto, arrabbiato e incapace di andare avanti vittima dei suoi traumi. Si muove nell’ombra, diventando egli stesso oscurità e vendetta.

Un plauso, soprattutto, alla colonna sonora, splendida, composta da Michael Giacchino, che riesce a unire le anime contrastanti di questo film.

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Io sono Vendetta, io sono Speranza

Rabbia, rancore e vendetta. Verità, giustizia e speranza.

Il Batman di Matt Reeves cresce e lo sviluppo del personaggio passa dalla dimensione più tormentata a quella più consapevole e matura. Tutto quanto descrive lo stato d’animo dei personaggi: le inquadrature taglienti, i colori, le musiche, i silenzi e le scene d’azione sono orchestrate in maniera malinconica e sublime.

The Batman racconta Gotham, ma racconta anche una società instabile e irrequieta che cerca rifugio nella rabbia e nella violenza, ma che non può fare a meno di sperare in un futuro migliore. Come Batman. Un Batman che, ad oggi, era necessario.

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