RAGE KILLERS, la recensione del film di Roger Fratter

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Rage Killers
Rage Killers di Roger Fratter
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Rage Killers di Roger Fratter
Un manipolo di killers, mosso da un unico movente, il Dio Denaro, si scontra all’ombra di una fantomatica nube tossica che ha decimato la popolazione terrestre e ridotto il mondo a un violento Far West. È questa la storia dell’ultima fatica, in forma di lungometraggio, del regista indipendente Roger Fratter.
“Rage killers”, come sottolinea lo stesso Fratter in un’intervista, rappresenta il ritorno (per la felicità dei fans della prima ora) al cinema di genere, al cinema popolare adorato da tante generazioni di cinefili italiani. Roger Fratter da anni, con risultati alterni, a volte soddisfacenti (“Femminilità incorporea”), a volte meno (“Tutte le donne di un uomo da nulla”), ha inanellato una serie di film d’autore (cinque, per la precisione), intimisti, introspettivi e con forti sfumature psicanalitiche.
Con “Rage killers” invece assistiamo a un bon retour al cinema di genere, amato alla follia dal regista bergamasco, e del quale è espertissimo (soprattutto di spaghetti western). In che genere possiamo incasellare la sua ultima pellicola, rigorosamente autoprodotta? Se la cornice (non molto credibile, va detto) è l’ambientazione post-atomica, la sostanza è quella di un frenetico action movie, con venature spy ed erotiche (immancabili quando si parla di Fratter).
In verità l’erotismo viene tenuto, strano a dirsi, un po’ al guinzaglio in “Rage killers“. Esplode principalmente con la presenza della stupenda attrice milanese Mery Rubes, irresistibile nella sua naturale sensualità. Per il resto assistiamo a tantissime scene d’azione, girate più che dignitosamente da Fratter, nonostante l’esiguità dei mezzi a disposizione.
Rage killers” è forse, anzi sicuramente, il film più “movimentato” del regista bergamasco. Meno eros e più sparatorie, verrebbe da dire. Anche se non rimarranno delusi coloro che seguono la filmografia fratteriana soprattutto per il cast femminile, anche in questo caso sempre pieno di belle e bravi attrici.
Nel cast maschile troviamo un Roger Fratter sempre più a suo agio nel ruolo di attore (contrariamente ai primi film, dove risultava alquanto legnoso), e soprattutto il fidato William Carrera, intenso e misurato nella sua performance. Musiche dell’altrettanto fidato Massimo Numa. Nel cast, curiosità, ci sono anche due registi, molto amici di Fratter: il milanese Maurizio Quarta (anche effettista del film) e il toscano Giovanni Montomoli. Non solo: nel cast c’è anche il critico cinematografico Marco Locatelli.
L’atteso ritorno di Fratter al cinema di genere finalmente è avvenuto proprio con questo “Rage killers“, un film che non deluderà i suoi tanti fans della prima ora.