Jouer avec le feu delle sorelle Delphine e Muriel Coulin arriva in Concorso a Venezia 81, film francese che racconta la deriva ideologica dell’adolescenza.

Di cosa parla?

Pierre (Vincent Lindon), cinquantenne, cresce i suoi due figli da solo. I tre sono molto uniti; Louis (Stefan Crepon), il più giovane, sta per lasciare casa per andare all’università a Parigi mentre Felix/Fus (Benjamin Voisin) sta diventando sempre più schivo.
Affascinato dalla violenza, milita in gruppi estremisti di destra, l’esatto opposto dei valori del padre. Tra loro ci sono forti momenti di tensione finché non giunge la tragedia.

L’ascesa dell’estrema destra

Le sorelle Delphine e Muriel Coulin esaminano le increspature dannose del fascismo in un clima politico in cui stanno prendendo piede le destre radicali. Il film è una storia familiare in cui i suoi protagonisti sono colpiti da convinzioni politiche estreme e violente e in cui la vergogna cerca di fare i conti con una riconciliazione che, non sempre, è possibile.

L’assunto su cui le due registe si interrogano è se certe ideologie e certi estremismi debbano sempre essere combattutti anche nel momento in cui una persona cara, un figlio, aderisce a un pensiero così violento. Come ci si deve comportare? Resterebbe un figlio o il cambiamento sarebbe tale da trasformarlo in un estraneo da ripudiare?

Disperazione e incomunicabilità

Le registe esplorano gli effetti dell’estremismo su un’adolescente proveniente da una famiglia operaia della periferia francese, raccontando attraverso il microcosmo familiare quel senso di disperazione che trova risposte positive nel falso senso di sicurezza dei discorsi di odio dell’estrema destra.

Il processo è lento, tumultuoso e quasi irreversebile; la difficoltà di comunicare i giusti valori prima che falsi miti di comunità e aggregazione nell’odio e nella violenza siano irreversibili.  

La preoccupante ascesa del fascismo è incredibilmente pervasiva negli strati della popolazione che sono alla ricerca di una comunità a cui appartenere.

Com’è il film?

Le registe non entrano nei dettagli espliciti di ciò che Felix e i suoi amici mettono in atto e anzi ci lasciano solo intendere la retorica delle loro azioni anticipando la tensione della narrazione fino alla tragedia finale. L’evento, cambia la famiglia per sempre giungendo a un punto di non ritorno; e qui Lindon mette in scena un monologo intriso di tristezza e saggezza.

Jouer avec le feu non fa proseliti o facile retorica su come prevenire certe derive ideologiche, ma si occupa di raccontare come si raccolgono i pezzi quando ormai il dramma è avvenuto e le persone sono perse dietro false chimere.

Foto: via La Biennale di Venezia