Anche Steven Spielberg si è lasciato ammaliare dalla miliardaria piattaforma streaming: la Amblin Partners ha siglato un accordo per produrre una serie di film 

La Amblin Partners, casa di produzione nata nel 2015 per volontà di Steven Spielberg, Anil Ambani, Jeff Skoll e Darren Throop (da non confondere con la sussidiaria Amblin Entertainment) produrrà una serie di film all’anno per Netflix. Non sono chiari i dettagli sulla durata dell’accordo, quello che è certo è che la piattaforma si è accaparrata – nella grande lotta tra i competitor sempre più agguerriti – uno dei registi più leggendari del Cinema.

In un comunicato ripreso dal New York Times si legge: “Alla Amblin, raccontare storie sarà sempre al centro di tutto ciò che facciamo, e dal primo minuto in cui ho parlato con Ted [Sarandos, uno dei CEO di Netflix, ndr] della collaborazione, è stato subito molto chiaro che avevamo un’incredibile opportunità di raccontare nuove storie insieme e raggiungere il pubblico in modi nuovi”.

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Steven Spielberg sul set di “West Side Story” di Universal Pictures

Perché diciamo che anche Spielberg ha ceduto? Nel 2019 aveva chiesto all’Academy di non inserire i film usciti solo in streaming nella grande corsa agli Oscar, salvo poi smentire la notizia sostenendo che non ce l’avesse con le piattaforme streaming, ma che cercasse di sostenere le sale cinematografiche: “Voglio che le persone trovino il loro intrattenimento in qualsiasi forma o modo che li soddisfi. Grande schermo, piccolo schermo – ciò che conta davvero per me è una grande storia e tutti dovrebbero avere accesso a grandi storie”.

Lo storico patto d’acciaio con Universal Pictures non subirà nessun cambiamento. Spielberg dirigerà alcuni di questi film per Netflix, ed è escluso che l’annunciato film semi-auto biografico con Michelle Williams, Seth Rogen, Paul Dano, Julia Butters e Sam Rechner sia uno di questi. Probabilmente quello che è senza dubbio il film più intimo del regista uscirà sotto Universal.

La Amblin e Netflix non sono nuovi alle collaborazioni in realtà.

Il recente Il Processo ai Chicago 7 ne è l’esempio: in origine era stato affidato a Paramount ma la chiusura della sale per il Covid ha fatto si che Netflix se lo accaparrasse per 56 milioni di dollari. Altro esempio è il biopic in pre-produzione sul compositore Leonard Bernstein intitolato Maestro, scritto, diretto e interpretato da Bradley Cooper con nel cast Carey Mullingan e Jeremy Strong.

 

Fonte: Variety, Deadline, New York Times