Il Cinema Ritrovato e Infinity presentano il restauro di Miracolo a Milano

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miracolo a milano
Photo Credit Archivio Giuditta Rissone Emi De Sica-Cineteca di Bologna
Photo Credit: Archivio Giuditta Rissone Emi De Sica-Cineteca di Bologna
Il film di Vittorio De Sica sarà proiettato sabato 22 giugno in Piazza Maggiore nella versione restaurata da Fondazione Cineteca di Bologna e Compass Film in collaborazione con Mediaset e Infinity
In occasione della sua 33esima edizione, Il Cinema Ritrovato, in collaborazione con Infinity, presenta la versione restaurata di Miracolo a Milano: il film del 1951 diretto da Vittorio De Sica sarà introdotto da Emi De Sica, figlia di Vittorio, e proiettato sabato 22 giugno alle ore 21.45 in Piazza Maggiore a Bologna, nella serata di inaugurazione del festival promosso dalla Cineteca di Bologna, che si svolgerà dal 22 al 30 giugno.

Il restauro di Miracolo a Milano, realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata, è promosso da Fondazione Cineteca di Bologna e Compass Film in collaborazione con Mediaset, Infinity, Artur Cohn e Variety Communications.

Siamo davvero orgogliosi di aver collaborato con Fondazione Cineteca di Bologna per il restauro di Miracolo a Milano, capolavoro di uno dei più grandi registi del cinema italiano e non solo, e di poterlo presentare a Il Cinema Ritrovato che, come Infinity, vuole promuovere il grande cinema italiano e internazionale, facendo scoprire al pubblico opere mai viste e riscoprire quelle più amate” – ha dichiarato Pablo Falanga, Direttore Commerciale di Infinity.

Tratto dal romanzo Totò il buono di Cesare Zavattini, che collaborò anche alla sceneggiatura insieme a De Sica, Miracolo a Milano è tornato restaurato alla 72esima edizione del Festival di Cannes, nella sezione Cannes Classics, dopo essere stato premiato come Miglior film al 4° Festival di Cannes del 1951 con il Grand Prix du Festival, l’equivalente dell’attuale Palma d’Oro creata nel 1955.

Il film racconta la storia di Totò, un bambino nato sotto un cavolo e adottato dalla signora Lolotta che però muore troppo presto. Ma il suo spirito non abbandona mai Totò, soprattutto quando un ricco industriale tenta di cacciare lui e i suoi amici dal terreno su cui vivono perché vi ha trovato il petrolio.

Fonte: CS